(ANSA) - LA MADDALENA, 03 SET - Per tutelare il fragile
ecosistema dell'arcipelago di La Maddalena c'è chi a pronto un
rimedio: "rendere le spiagge raggiungibili solo a nuoto dalle
barche senza altro se non il costume, restando sul bagnasciuga
per poi ritornare a bordo. In questo modo non si sottrae neanche
un granello di sabbia, non si calpesta la vegetazione e non si
interferisce con la fauna selvatica".
"Con mezzi inquinanti che arrivano a trasportare migliaia di
persone, la sparizione di queste spiagge per causa umana è solo
una questione di tempo, come lo ha anche indicato il Consiglio
nazionale delle ricerche in una relazione del 2017. Anche perché
- spiega Denzi - ogni persona sbarcata asporta, anche
inconsapevolmente, una media di 93 grammi di sabbia. Le cattive
abitudini di chi arriva sono incredibili: ombrelloni, borse,
scarpe, cibo, sigarette e quant'altro, un esercito di piedi che
fresano tutto e gente che non ha regole anche perché non vi è
alcun controllo".
Sull'abbattimento dei cinghiali dopo l'aggressione a un
bambino a Spargi, Denzi si schiera contro e sottolinea: "i
turisti, nonostante sia proibito, danno incoscientemente da
mangiare ogni cosa ai cinghiali, perfino i gelati, per scattare
un selfie. Se tutto ciò è permesso non è certo colpa dei
cinghiali - chiarisce -. L'aggressione avvenuta a quel bimbo
incolpevole non è altro che la cronaca di un incidente
annunciato". "In generale - è la strada indicata dal presidente
dell'associazione -, bisognerebbe cambiare paradigma: laddove
esiste un Parco si dovrebbe fare economia sulla conservazione
dell'ambiente e non sul suo sfruttamento". (ANSA).
'Troppi turisti a La Maddalena, in spiaggia solo a nuoto'
Proposta provocatoria dell'associazione operatori nautici