(di Stefano Ambu)
(ANSA) - CAGLIARI, 06 SET - Molte imprese artigiane della
Sardegna sono vecchie. Ma il passaggio di testimone tra genitori
e figli è ancora troppo difficile e oneroso.
Sempre secondo lo studio, nell'Isola sono 4.392 le imprese a
conduzione familiare (con più di 3 addetti), il 23,9% del totale
in regione (18.309). La Sardegna è sesta nella classifica
nazionale, preceduta da Basilicata, Sicilia, Molise, Liguria ed
Emilia Romagna. "La maggioranza degli imprenditori è over 60,
manca qui il ricambio generazionale - conferma Giacomo Meloni,
presidente di Confartigianato Imprese Sardegna - I giovani
imprenditori, sempre di più, scelgono vie autonome piuttosto
dell'azienda di famiglia. In ogni caso l'artigianato è il
comparto più attrattivo per le imprese under 35".
La Regione, da qualche anno, sostiene il passaggio
generazionale con una apposita legge. Confartigianato ha
suggerito alcune modifiche. Tra queste quella di estendere la
possibilità del sostegno al passaggio anche a fratelli, nipoti e
a tutti coloro che, secondo il Codice civile, rientrano
nell'impresa familiare. "E' poi necessario - chiarisce Meloni -
alzare il limite d'età di 35 per accedere a incentivi e
agevolazioni. Oggi i giovani si laureano, poi se hanno
l'opportunità fanno tirocini ed esperienza in azienda e solo
nella fase successiva, se hanno la capacità economica, decidono
di avviare una propria attività".
Il 51,3% delle imprese controllate da persona fisica o
famiglia segnala la presenza di fattori di ostacolo: difficoltà
burocratiche, legislative o fiscali (17,2%), difficoltà nel
trasferire competenze o contatti con clienti e fornitori (11,2%)
e difficoltà economiche o finanziarie (12,9%). Più contenuti i
conflitti familiari (4,5%) mentre l'assenza di eredi o
successori interessati o qualificati si rileva nel 17,5% dei
casi.
Tra le imprese che hanno affrontato un passaggio
generazionale negli ultimi anni è netta la continuità
imprenditoriale in termini di proprietà: il 93,1% dei passaggi
vede il mantenimento e rafforzamento del controllo della
famiglia proprietaria o controllante (73,3% di mantenimento del
ruolo e 19,8% rafforzamento) mentre il restante 6,9% registra
una riduzione del controllo familiare o addirittura la perdita
(3,9% di riduzione del ruolo e 3,0% di perdita). (ANSA).
Imprese familiari nell'Isola, solo il 7,7% passano ai figli
Confartigianato: 'troppi costi e difficoltà burocratiche'