Sardegna

Regione sarda, 'aree idonee rinnovabili in zone già compromesse'

Assessore, in legge priorità autoconsumo e comunità energetiche

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 06 SET - Priorità all'autoconsumo e alle comunità energetiche nella legge che la giunta regionale guidata da Alessandra Todde sta scrivendo, ascoltando i sindaci, e che sarà portata in Giunta entro la metà di settembre in modo che il Consiglio regionale abbia tutto il tempo di esaminarla e approvarla "entro dicembre". E installazione dei nuovi impianti su poche aree, già compromesse. Così l'assessore degli Enti locali Francesco Spanedda ha spiegato ai sindaci della Città metropolitana di Cagliari, ARIUNITI IERI NEL CAPOLUOGO SARDO, la linea e gli obiettivi.
    Spanedda lo ha specificato ai primi cittadini, che in generale condividono l'urgenza della transizione energetica, alcuni ne sono direttamente coinvolti e altri sono presi tra i fuochi dei comitati e dei progetti protocollati negli uffici ministeriali o regionali: "Il termine 'aree idonee' potrebbe erroneamente suggerire una lottizzazione dell'isola a favore di alcune fonti energetiche - ha chiarito -, mentre quello che ci interessa è la creazione di un sistema in cui un'ampia tutela del territorio conviva con un numero ridotto di aree, individuate tra quelle che non comportano il consumo di suolo e siano già compromesse".
    Di conseguenza, secondo l'assessore e la giunta "le proposte di installazione che ricadranno all'interno delle aree non idonee e che sono oggi a protocollo, sono quindi destinate a decadere, allontanando lo spettro della speculazione - ha precisato - per fare spazio a una transizione energetica a vantaggio dell'isola". (ANSA).
   

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