Sardegna

Boes, nel Marghine un progetto per migliorare le carni bovine

Dall'alimentazione dei vitelli a nuove metodologie di frollatura

Redazione Ansa

(ANSA) - BORTIGALI, 11 SET - La regione storica del Marghine si candida a diventare punto di riferimento nazionale nel miglioramento della produzione delle carni bovine. Lo fa grazie a un progetto che vede la collaborazione di Università, aziende agricole e trasformatori, uniti nell'affinare metodologie di allevamento e lavorazione delle carni, con una maggiore sostenibilità ambientale, maggiore resa e rispetto del benessere animale.
    Il sodalizio che dall'anno scorso porta avanti il progetto Boes è formato dalle imprese Fratelli Milia Società Agricola, Milia Agro-Zootecnica Società Agricola, Azienda Agricola Peppe e Costantino Milia e la collaborazione del Dipartimento di Agraria, sezione di Scienze Zootecniche della Università di Sassari con la guida scientifica del professor Alberto Stanislao Atzori, il dottor Francesco Piras come innovation broker e la dottoressa Daniela Auzzas di Credit Data Research Italia come società di progettazione. Finanziato dall'Agenzia regionale per il sostegno all'agricoltura, Argea, è stato avviato a febbraio 2023.
    "Il progetto è giunto ora a una fase di studio e ricerca - spiega Antonello Milia, della Milia Società Agricola - che permette di profilare già nuovi metodi di alimentazione dei vitelli ma anche per quanto riguarda la trasformazione delle carni, nuove metodologie di frollatura. Abbiamo da poco analizzato gli stati di avanzamento del progetto con importanti novità derivate dalla sperimentazione sul campo. Il tutto sotto la supervisione degli accademici che affiancano questo percorso".
    Ma non solo, intenzione dei partecipanti è quella di fare degli incontri validi di attività formativa mirata a coinvolgere e sensibilizzare gli attori chiave della filiera. In particolare, sarà organizzato un ciclo di tre giornate formative che includeranno seminari tecnici e living labs di discussione con gli attori della filiera. "I seminari tratteranno nello specifico alcune delle tematiche cruciali e strategiche della zootecnia sarda - spiega invece Daniela Auzzas - quali l'ottimizzazione del sistema produttivo vacca-vitello, l'alimentazione e la gestione del vitellone da carne e la valorizzazione della qualità della carne dei bovini di razza limousine. I temi saranno affrontati e approfonditi da esperti e ricercatori del panorama nazionale. Seminari e living labs saranno aperti ad allevatori, tecnici, trasformatori e consumatori, con l'obiettivo di favorire la diffusione delle conoscenze del settore e lo scambio di idee innovative. Le giornate formative rappresentano un'opportunità unica per consolidare i discorsi di filiera, diffondere buone pratiche zootecniche e affrontare insieme le tematiche critiche della zootecnia sarda e stimolando proposte di nuove sfide e opportunità per migliorare lo standard di allevamento e la qualità e delle produzioni isolane". (ANSA).
   

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