"Realizzare il progresso dell'intelligenza artificiale attraverso il dialogo sociale" è il titolo del documento finale del summit sindacale Labour 7, organizzato da Cgil, Cisl, Uil con il coordinamento della Confederazione sindacale internazionale, Ituc Csi, e del Tuac che si è concluso questo pomeriggio a Cagliari, alla presenza della ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, che ha introdotto i lavori e dei segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pier Paolo Bombardieri.
"Il rapido progresso dei sistemi di intelligenza artificiale, compresa l'IA generativa, è senza dubbio una delle tendenze più significative che interessano il mondo del lavoro e le nostre società in generale. Con essa stanno già cambiando le vite, i modi di lavoro e le abitudini di milioni di lavoratori e di imprese. Non è scontato - si legge del documento - che questo cambiamento si rivelerà positivo o negativo: dipende dalle decisioni assunte dai politici e dalla loro capacità di adottare politiche ambiziose ed efficaci e quadri normativi che favoriscano il progresso sociale, l'inclusione, l'uguaglianza, la prosperità economica, le imprese sostenibili, la continuità e la resilienza delle imprese, la creazione di posti di lavoro dignitosi, il rispetto delle istituzioni democratiche e dei diritti dei lavoratori".
"Nell'attuale clima tecnologico in rapida evoluzione - osservano i sindacati - è urgente mettere in atto meccanismi e politiche adeguati e agili per garantire che gli esseri umani mantengano il controllo degli avanzamenti dell'IA in futuro, che i programmi di istruzione includano la conoscenza e la consapevolezza dei cambiamenti tecnologici e che questi vadano a beneficio di tutti senza esacerbare le disuguaglianze, sia tra i Paesi e sia al loro interno. Il dialogo sociale svolge un un ruolo fondamentale in questo ambito. Insieme i lavoratori e datori di lavoro possono contribuire alle politiche più efficaci sull'uso e sul monitoraggio dell'IA per costruire il futuro del lavoro che vogliamo".
Labour 7 e Business 7, in qualità di rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali del G7, chiedono ai membri del G7 "di adottare quadri normativi e politiche in grado di promuovere il principio del controllo dell'IA da parte degli esseri umani, mantenendo una forte attenzione alla necessità di proteggere lo spazio civico, la governance democratica e i diritti umani; promuovere il ruolo delle parti sociali nella progettazione, nell'implementazione e nel monitoraggio dell'uso dei sistemi di IA nel mondo del lavoro, anche istituendo consultazioni appropriate e fornendo ai lavoratori e ai loro rappresentanti l'accesso alle informazioni e alla formazione sulle conseguenze che l'introduzione e l'uso dei sistemi di IA possono avere sul loro lavoro; istituire meccanismi tripartiti a livello nazionale e locale per promuovere il dialogo sociale e garantire un monitoraggio continuo dell'avanzamento dell'IA e il follow-up di eventuali problematiche emerse.
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