(ANSA) - CAGLIARI, 12 SET - Si è chiuso con il Medio
Campidano e il Sulcis-Iglesiente, il primo tour di otto incontri
della Regione con i Comuni sulla definizione delle aree idonee e
non idonee all'installazione di impianti da fonti rinnovabili.
"Un confronto animato, franco e costruttivo - lo definisce viale
Trento -, con punti di convergenza e un'interessante apertura
alla duplice possibilità di trasformare la presenza di impianti
alimentati da fonti rinnovabili per la produzione di energia
elettrica in opportunità di crescita, contrastando nel contempo
i rischi di speculazione energetica".
Resta la preoccupazione dei sindaci per le sorti di territori
già molto compromessi da attività estrattive e industriali, ma
anche "un interesse delle comunità per l'autoproduzione". "Un
elemento che sarà centrale nel nuovo piano energetico
regionale", ha precisato l'assessore dell'Industria Emanuele
Cani.
Tra gli interventi quello del sindaco di Serramanna, Gabriele
Littera, che ha lanciato "due proposte che non vogliono essere
provocatorie, ma concrete".
"La transizione energetica può essere una grande opportunità,
oppure un'ennesima servitù - ha evidenziato il primo cittadino
-. Se si tratta di avere 6,2 GW di servitù energetica, togliamo
la servitù militare al poligono di Quirra, mettiamo i pannelli
in un territorio già compromesso e chiudiamo la partita".
"Se invece non è una servitù ma un'opportunità, questa deve
essere vissuta e partecipata dalle comunità e dagli enti locali
e deve avere un riflesso sulla vita dei cittadini e sulle
imprese. Anche i Comuni - ha spiegato Littera - potrebbero
essere sostenuti e finanziati per realizzare impianti a
beneficio delle proprie comunità e contribuire a raggiungere
buona parte di quei 6,2 GW". (ANSA).
Rinnovabili: Regione chiude primo tour con Comuni su aere idonee
Preoccupazione per zone compromesse. Cani: autoconsumo centrale