L'impatto dell'Intelligenza artificiale sul mondo del lavoro, le politiche di sostegno all'invecchiamento attivo e in salute, l'impegno a rimuovere gli ostacoli che le donne affrontano nell'entrare, restare e avanzare nel mercato del lavoro, favorire l'accoglienza degli stranieri che arrivano regolarmente e la loro valorizzazione. Sono i punti chiave della dichiarazione congiunta dei ministri e del commissario Ue per il Lavoro, che hanno partecipato al G7 Lavoro e Occupazione di Cagliari.
Documento che si apre con la condanna "della continua guerra di aggressione illegale e ingiustificabile della Russia contro l'Ucraina" e la condanna "agli attacchi terroristici brutali condotti da Hamas contro Israele", ma anche la preoccupazione per "la situazione umanitaria a Gaza" con la richiesta di "un immediato cessate il fuoco, la liberazione di tutti gli ostaggi e un aumento sostenuto dell'assistenza umanitaria". Due giornate intense di lavoro, presiedute dalla ministra Marina Calderone, con i colleghi di Canada, Regno Unito, Germania, Francia, Giappone e Stati Uniti, e precedute dal summit sindacale Labour 7. Sindacati che proprio sull'IA si sono mostrati scettici evidenziando, nel loro documento finale, la necessità di realizzare il progresso dell'IA attraverso il dialogo sociale e chiedendo ai membri del G7 "di adottare quadri normativi e politiche in grado di promuovere il principio del controllo dell'IA da parte delle persone".
La ministra Calderone ha voluto sottolineare come "la presidenza italiana del G7 abbia voluto mettere la persona, con tutte le sue aspirazioni e i suoi bisogni, al centro delle politiche del lavoro e delle politiche per l'inclusione sociale". Per l'esponente del governo Meloni "è stato un G7 con idee e soluzioni innovative, concrete e praticabili per le sfide che dobbiamo affrontare a livello globale. Questo era il nostro intendimento, obiettivo pienamente centrato".
"Le tecnologie basate su un'Intelligenza artificiale sicura, protetta e affidabile, inclusa l'IA generativa, possono aumentare la produttività del lavoro - scrivono i ministri del G7 - migliorare le condizioni, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, dare potere ai lavoratori e creare opportunità di lavoro di qualità, anche per le persone con disabilità, migliorare l'efficacia delle politiche del mercato del lavoro e della formazione e affrontare le carenze di manodopera". Inoltre l'IA "può fungere da facilitatore per l'imprenditorialità, permettendo agli individui di sfruttare tecnologie avanzate per sviluppare e scalare progetti innovativi". Per quanto riguarda la parità di genere, i Paesi del G7 si impegnano ad "aumentare la consapevolezza sulla salute delle donne sul posto di lavoro".
Durante i lavori, Women 7 e Deloitte hanno ricordato che nonostante il 42% della forza lavoro globale sia costituito da donne, solo il 25% occupa posizioni apicali. "Rafforzeremo i nostri sforzi per promuovere un accesso equo a un'istruzione di qualità, sicura, accessibile e inclusiva, all'alfabetizzazione digitale e alla formazione tecnica e professionale per donne e ragazze, anche nei Paesi emergenti e in via di sviluppo", l'impegno del G7. E "chi arriva regolarmente, non solo in Italia, avendo anche alle spalle dei percorsi formativi, dovrà essere valorizzato", ha ribadito Calderone.
Su questo tema i sindacati sono stati convocati il 23 settembre a Palazzo Chigi per una riunione su eventuali modifiche alla disciplina dell'ingresso dei lavoratori stranieri in Italia. Infine il sostegno all'invecchiamento attivo e in salute. "Nei Paesi del G7 - si legge nel documento - la quota di persone anziane aumenterà rapidamente nei prossimi decenni. Una popolazione che invecchia può diventare uno dei fattori di carenza di manodopera nei settori economici chiave. Lavoreremo inoltre per superare le barriere strutturali alla partecipazione al mercato del lavoro e attivare il potenziale non sfruttato degli occupati sottoutilizzati e degli inattivi, inclusi i lavoratori anziani, le persone con disabilità, coloro con condizioni di salute a lungo termine, i giovani e le donne".
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