(ANSA) - NUORO, 17 SET - Dopo la scarcerazione
dell'ergastolano Renato Vallanzasca e il trasferimento per il
differimento della pena in una residenza sanitaria per una grave
forma di decadimento cognitivo, Maria Grazia Calligaris
presidente dell'associazione Socialismo diritti e riforme,
prende posizione sulla situazione di Graziano Mesina e sulla
richiesta di scontare la pena agli arresti domiciliari,
presentata dalle sue avvocate Beatrice Goddi e Maria Luisa
Vernier, visto il "decadimento neurocognitivo e
neuropsichiatrico, indice di principio di demenza senile"
dell'ex primula rossa del banditismo sardo.
L'attivista per i diritti dei detenuti invoca il "principio
di territorialità" che consenta a Mesina oggi 84enne - alla
sbarra nel carcere di Opera per una condanna a 24 anni per
associazione a delinquere finalizzata al traffico di
stupefacenti - di espiare la pena agli arresti domiciliari in
Sardegna, nel suo paese accanto ai propri cari.
L'ex bandito era stato trasferito a Milano nel luglio del
2022 dal carcere nuorese di Badu 'e Carros, dove era rinchiuso a
seguito della cattura nel dicembre 2021 dopo un anno e mezzo di
latitanza. Si era dato alla macchia il 2 luglio 2020 poco prima
che i carabinieri bussassero nella sua casa di Orgosolo per
notificargli la sentenza definitiva della Cassazione a 30 anni
di carcere (poi ricalcolati in 24) per associazione a delinquere
finalizzata al traffico di stupefacenti. Nel dicembre del 2021
era stato rintracciato dai carabinieri del Ros e quindi
arrestato in un'abitazione di suoi amici di Desulo. (ANSA).
Dopo caso Vallanzasca, avvocate Mesina sperano in scarcerazione
Attesa per la decisione tribunale di Milano dopo perizia