Sardegna

Portovesme, sindacati a politica 'zinco è strategico per Paese'

Presidio in Consiglio regionale a Cagliari

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 18 SET - Altra tappa di una lunga vertenza che dura ormai da tre anni. Oggi un gruppo di lavoratori della Portovesme srl e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil si sono ritrovati davanti al palazzo del Consiglio regionale a Cagliari per un presidio e chiedere alla politica regionale e nazionale un'azione compatta per salvare il futuro di circa 1200 operai tra diretti e indiretti della fabbrica di zinco del Sulcis, una produzione strategica per l'intero Paese.
    "Il 24 è prevista la riunione a Roma col Mimit e chiediamo un sostegno importante perché la linea zinco non si deve fermare, perché gli impegni erano altri - osserva Emanuele Madeddu della Filctem Cgil - Glencore non sta rispettando un impegno basilare che era quello di garantire la linea zinco fino a quando non sarebbe stato ultimato il progetto di fattibilità sul litio. Non sono in gioco soltanto 1200 posti di lavoro ma stiamo decidendo se in Sardegna ci deve essere ancora un tessuto industriale su materie importanti come queste - puntualizza - La chiusura della linea piombo e zinco significherà che in Italia non si faranno più queste produzioni e quindi un indebolimento importante del sistema produttivo in un momento storico dove l'Europa dice che bisogna essere autosufficienti per esempio rispetto agli altri Continenti".
    Secondo Vincenzo Lai della Femca Cisl "la politica nazionale e regionale devono fare in modo che questa vertenza venga chiusa con gli impianti in marcia. Una volta per tutte, Glencore deve tornare indietro con il provvedimento che ha annunciato. A quel punto potremo fare tutti i ragionamenti del caso affinché i nuovi investimenti vengano presi in esame - rimarca - Ci aspettiamo anche dalla politica nazionale che inchiodi questa multinazionale alle sue responsabilità, visto che sino ad oggi non ha mantenuto gli impegni e ancora una volta ha dimostrato di essere inaffidabile".
    "La Portovesme srl è di fatto l'unico sito industriale che oggi è rimasto in piedi dopo la dismissione delle altre fabbriche - ricorda Renato Tocco della Uilm - Noi stiamo chiedendo alla politica che quel sito industriale rimanga in piedi. Lo zinco è stato dichiarato dal governo strategico e credo che questo stabilimento debba continuare a produrre zinco e la politica deve essere compatta e non può permettere alle multinazionali di prendere soldi e, nel momento che magari i guadagni sono inferiori, di decidere di andarsene via altrove".
    (ANSA).
   

Il presidente Comandini, 'difenderemo lavoratori'

"La politica cercherà di difendere in qualsiasi sede il lavoro e i lavoratori della Glencore perché è un sito così importante e strategico non solo per la Sardegna ma anche per il Paese. E non può essere lasciato nelle mani di una multinazionale che intende dall'oggi al domani abbandonare i lavoratori e le produzioni". Lo ha detto all'ANSA il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Piero Comandini che ha espresso la solidarietà ai lavoratori e sindacati della Portovesme srl in sit-in davanti al palazzo dell'Assemblea sarda. "Noi quindi metteremo in campo tutti i passi possibili col governo nazionale per far sì che la Glencore continui a mantenere i posti di lavoro e le produzioni in Sardegna garantendo tutte quelle infrastrutture necessarie e sistemi necessari perché non si perda neanche un posto di lavoro diretto e indiretto", ha aggiunto poco prima di incontrare, con tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione, una delegazione sindacale. Da questo confronto, probabilmente, arriverà un documento - mozione o ordine del giorno - che sarà presentato in Aula.

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