Sardegna

Rinnovabili: Sardegna, limiti anche per l'eolico offshore

Assessore Industria, 'circa il 99% territorio isolano vincolato'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 19 SET - "Con questo disegno di legge è possibile che si arrivi a circa il 99% del territorio sardo vincolato": lo sostiene l'assessore dell'Industria Emanuele Cani ai microfoni dei cronisti a Villa Devoto al termine della seduta della giunta che ha approvato il disegno di legge che recepisce il decreto ministeriale di Pichetto-Fratin sulle rinnovabili, che assegna alla Sardegna ulteriori 6,2 gigawatt di produzione di energia green.
    Gli impianti eolici e fotovoltaici nelle zone definite come non idonee, dunque, saranno bloccati. Si supera così la cosiddetta moratoria impugnata dal governo. Così come sarà superata anche la proposta di iniziativa popolare cosiddetta Pratobello 24? "Questa norma rappresenterà un vincolo molto importante nella regione Sardegna", risponde l'assessore.
    E sugli impianti eolici offshore spiega che "stiamo facendo una battaglia innanzitutto per allontanare il più possibile la questione della realizzazione degli impianti offshore dalle coste della Sardegna - chiarisce Cani - e poi nel decreto legge appena approvato stabiliamo dei vincoli molto importanti relativamente alle infrastrutture a terra di quegli impianti, nel senso che consideriamo inidoneo quasi tutto il territorio costiero regionale".
    Soddisfatto anche l'assessore degli Enti locali Francesco Spanedda: "Un lavoro che, per la sua complessità, sarebbe stato molto più difficile se non avessimo avuto un confronto franco e aperto con amministrazioni, tecnici, associazioni, comitati, e diversi rappresentanti del Consiglio Regionale". "Con questa legge - aggiunge -, non solo decliniamo i criteri che rendono un'area idonea o non idonea all'installazione di impianti rinnovabili, ma stanziamo una dote economica strategica per comunità energetiche, impianti fotovoltaici, accumulo di energia elettrica per autoconsumo, efficientamento energetico e incentivi, anche a fondo perduto, destinati a persone, comuni, imprese ed enti".
    Il ddl, come ha sottolineato anche la governatrice, recepisce anche "la necessità di dover coprire il fine vita degli impianti e quindi prevedere l'istituzione di fideiussioni che siano il doppio del valore degli impianti - ha precisato -. Questo perché molto spesso le comunità locali si sono trovate a dover gestire il tema dello smaltimento per impianti già esistenti". (ANSA).
   

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