(ANSA) - CAGLIARI, 23 SET - Diminuzione del prezzo del miele
a causa delle importazioni a basso costo da Cina e Ucraina e
danni subiti delle recenti ondate di calore, che già nel 2023
avevano portato alla perdita di circa 5.000 alveari in Sardegna.
E' l'sos alla Regione lanciato degli apicoltori isolani: senza
interventi di aiuto, il settore rischia una crisi irreversibile.
Tutte le associazioni della Commissione apistica della
Sardegna hanno già richiesto un intervento urgente con una
lettera indirizzata al presidente del Consiglio regionale Piero
Comandini e all'assessore dell'Agricoltura Gianfranco Satta.
"Il settore apistico - spiega Francesco Caboni, presidente
della OP Terrantiga e vicepresidente della associazione
nazionale Miele in Cooperativa - è considerato strategico per la
tutela dell'ambiente e della biodiversità e la Sardegna è tra le
prime regioni italiane ad aver ideato una legge dedicata al
comparto, impegnandosi, almeno formalmente, a stimolarne lo
sviluppo e tutelarne la sopravvivenza. Tuttavia, il mancato
coinvolgimento delle associazioni apistiche nelle discussioni
sugli aiuti al settore, nonché la ridotta entità degli
interventi finora introdotti, ha reso indispensabile un appello
urgente alle istituzioni regionali. Ulteriore motivo di
rammarico è che oltre un terzo delle risorse, pari a quasi 10
milioni di euro, non sono state ancora assegnate".
Le associazioni chiedono che venga introdotto un sostegno
concreto, simile a quanto già attuato in altre regioni italiane
come il Friuli Venezia Giulia, che ha "stanziato un contributo
di 70 euro per alveare, contro i soli 10 euro stanziati dalla
Regione Sardegna".
Le associazioni attendono una risposta rapida. "Senza un
intervento immediato, il settore rischia un'ulteriore
contrazione, con conseguenze negative non solo per gli
apicoltori, ma anche per l'ambiente e l'economia locale nel suo
complesso". (ANSA).
Sos apicoltori alla Regione, senza aiuti settore in crisi
"Danni da ondate di calore e miele estero a basso costo"