Sardegna

Corsiglia prosciolto a Genova dall'accusa di violenza sessuale

Per lui prosegue il processo a Tempio con Ciro Grillo e altri 2

Redazione Ansa

(ANSA) - TEMPIO PAUSANIA, 27 SET - Da reato sessuale a molestia semplice: Francesco Corsiglia, il giovane chef genovese di 25 anni, figlio di un noto cardiologo e amico di Ciro Grillo, con il quale è sotto processo a Tempio Pausania per violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo norvegese, è stato prosciolto in udienza preliminare dal giudice del Tribunale di Genova dall'accusa di violenza sessuale su una ragazza diciannovenne alla quale, nella notte tra il 29 e il 30 luglio del 2023, avrebbe sollevato il top mentre ballava in una discoteca del capoluogo ligure.
    A chiedere la riqualificazione del reato in molestia semplice sono stati gli avvocati difensori di Corsiglia, Antonella Cuccureddu e Gennaro Velle, gli stessi che lo rappresentano in aula a Tempio. Lo stesso pm, Federico Panichi, si è poi associato alla richiesta e la gup Carla Pastorini l'ha accolta prosciogliendo l'imputato. Alla parte offesa Corsiglia ha versato una somma di denaro come forma di risarcimento.
    Il fatto contestato risale all'estate del 2023 quando il giovane, appena laureatosi in Spagna, era rientrato a Genova per trascorrere alcuni giorni con amici e famigliari decidendo di festeggiare in un locale di Corso Italia. Qui, mentre ballava in pista, ha conosciuto la ragazza che gli aveva confidato di avere un piercing alla lingua e uno al seno. Nella confusione della musica e dei balli, Corsiglia le si è avvicinato per sentire quello che le stava dicendo e in maniera involontaria le ha abbassato leggermente la scollatura del top che indossava. Come risposta ha ricevuto un sonoro ceffone e lui ha tentato una reazione, mentre gli amici di lei gli si sono scagliati contro.
    Ne è nato un parapiglia, subito sedato dai buttafuori della discoteca.
    La ragazza è uscita dal locale chiedendo l'intervento delle forze dell'ordine e l'indomani ha sporto denuncia formale alla caserma di Forte San Giuliano. Corsiglia ha sempre affermato di non aver mai tentato un approccio con la presunta vittima e di averle abbassato il top involontariamente. (ANSA).
   

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