(ANSA) - ARZACHENA, 27 SET - A poco più di dieci giorni dal
rilascio dell'autorizzazione definitiva da parte del Suape del
Comune di Arzachena, il Gruppo di intervento giuridico ha
inviato al ministero all'Ambiente, alla Regione, alla direzione
marittima di Olbia e ai Comuni di Arzachena e La Maddalena
insieme all'Ente Parco nazionale dell'Arcipelago, un'istanza di
diniego di autorizzazione alla creazione di un grande campo boe
di fronte alla spiaggia di Cala Granu, lungo la costa nord
orientale dell'isola.
La Anchor Bay Benefit Srl ha, infatti ,chiesto la concessione
demaniale marittima per 236 metri quadri di specchio acqueo
davanti alla rinomata Cala Granu, una delle mete più ambite ed
esclusive della Costa Smeralda.
A dare il proprio nulla osta al progetto è già stato il
Servizio Demanio, Patrimonio e Autonomie Locali di Sassari e
Olbia Tempio della Regione, manca adesso solo la decisione della
conferenza di servizi del Comune di Arzachena. Ma l'associazione
ecologista lancia un grido d'allarme: "l'area di mare
individuata rientra nella fascia di protezione esterna del parco
nazionale dell'Arcipelago della Maddalena, che comprende anche
l'Isola delle Bisce e le Isole di Li Nibani, e la posa in mare
dei corpi morti per ancorare le boe è soggetta a specifica
autorizzazione", scrivono in una nota, sottolineando quando
questo tratto di costa sia preso d'assolto da migliaia di
imbarcazioni da diporto ogni estate.
"Vista la scarsa efficacia di controlli e sanzioni, qualsiasi
previsione di nuovi approdi non può che peggiorare l'overdose di
turismo nautico foriero di inquinamento marino e di crescente
antropizzazione in quella che dovrebbe essere un'area protetta",
conclude il Grig. (ANSA).
Nuovo campo boe a Cala Granu, Grig 'si rischia overturism'
'Area in fascia di protezione esterna del parco La Maddalena'