Sardegna

Bus e metro fermi sabato 5 per sciopero di 24 ore dell'Orsa

La protesta per carichi di lavoro, salari e aggressioni

Redazione Ansa

Condizioni di lavoro, aggressioni e salari. Nuovo protesta dei lavoratori del trasporto pubblico locale sabato 5 settembre in tutta l'Isola e nel resto d'Italia: il sindacato Orsa degli autoferrotranvieri ha infatti proclamato uno sciopero di 24 ore. Solo il personale viaggiante garantirà il servizio nelle fasce di garanzia.
    Per il Ctm di Cagliari la protezione vale dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12.45 alle 14.45 e dalle 18.30 alle 20.30. Per l'Arst, settore automobilistico, dalle 6 alle 9.30 e dalle 13.30 alle 16.00; per il settore ferroviario, assuntori-avventizi, dalle 5.45 alle 8.45 e dalle 12.45 alle 15.45. Settore metro tranviario a Cagliari dalle 6 alle 9 e dalle 12.45 alle 15.45; a Sassari dalle 6.30 alle 9.30 e dalle 12.45 alle 15.45. Per l'Atp Sassari fascia protetta dalle 5.45 alle 8.45 e dalle 12 alle 15, a Nuoro dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 17.30 alle 20.30. Infine, per l'Aspo Olbia dalle 6.30 alle 9.30 e dalle 12.30 alle 15.30.
    "I carichi di lavoro - spiega la sigla - aumentano e diventano sempre più gravose le responsabilità civili e penali, le aggressioni continuano e la sicurezza è sempre più precaria mentre i salari sono stati impoveriti dai precedenti rinnovi contrattuali che non hanno portato reali incrementi economici, nemmeno un recupero dell'erosione a causa dell'inflazione". E ancora: "il costante attacco ai diritti più elementari da parte delle aziende, con la regia delle associazioni datoriali e nel totale silenzio del Governo - denuncia il sindacato Orsa - non fanno altro che distruggere la categoria degli autoferrotramvieri, che ogni anno vive un depauperamento a causa delle fughe di sempre più lavoratori. Gli ultimi rinnovi contrattuali sono stati imbarazzanti nella loro totale inconsistenza sotto l'aspetto economico e normativo".
    Le richieste: "Da modificare l'attuale forma di finanziamento del Fondo nazionale trasporti per il Tpl. Non è accettabile che un settore come quello del trasporto locale, strategico per l'Italia, garante della mobilità della maggior parte della popolazione, non abbia risorse necessarie per garantire servizi adeguati e sicurezza per cittadini e lavoratori".

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