Sardegna

Accuse di antisemitismo, Cappellacci querelato da Centro Arabo

Interrogazione a Piantedosi del deputato Fi su eventi a Cagliari

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 04 OTT - Finisce con una querela il botta e risposta con accuse di antisemitismo, innescato dalla presentazione di un'interrogazione al ministro dell'Interno da parte del deputato sardo Forza Italia Ugo Cappellacci. Il consiglio direttivo del Centro Italo Arabo e del Mediterraneo, oggetto delle dichiarazioni del parlamentare, "riunito in seduta straordinaria, ha deciso di querelare per diffamazione aggravata in sede penale e civile l'onorevole" per le dichiarazioni riportate "false e lesive della dignità e di tutti i componenti del Centro Italo Arabo nonché dell'onorabilità del suo presidente Raimondo Schiavone".
    Il parlamentare azzurro ha interpellato il ministro Piantedosi per sapere quali iniziative intenda adottare per "contrastare la connotazione antisemita che le mobilitazioni e gli eventi, come quello citato, possono assumere, garantendo l'ordine e la sicurezza pubblica". Gli eventi in questione sono quelli organizzati dal Centro Italo Arabo nelle giornate del 30 settembre, 1 e 2 ottobre alla Manifattura Tabacchi di Cagliari e dedicati alla scoperta dell'Iran contemporaneo, attraverso una serie di eventi promossi dal Centro con la proiezione di film tematici, spettacoli musicali e convegni.
    Per Cappellacci "nel corso di tali manifestazioni si è assistito di frequente a cori e slogan dal carattere antisemita e alla partecipazione, in diversi casi, di soggetti appartenenti ad ambienti dei collettivi di estrema sinistra, anarchici e anche ex brigatisti. Secondo quanto si evince dagli organi di stampa sono altresì state espresse posizioni che giustificano e sostengono i crimini efferati compiuti dai miliziani di Hamas nel territorio della striscia di Gaza". Per il deputato "le parole pronunciate dal presidente del Centro in occasione della presentazione della tre giorni di Cagliari, rivelano toni aggressivi verso il popolo di Israele, non consoni ad un evento definito come culturale".
    Immediata la risposta e poi la querela: "In nessun caso, come si può evincere dalle registrazioni integrali dell'evento che saranno inviate alla Procura della Repubblica e che sono a disposizione di chiunque sul web, sono stati espresse posizioni antisemite ma di dura condanna alla reazione spropositata dello Stato di Israele all'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023". (ANSA).
   

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