Sardegna

Luna Rossa sconfitta, in America's Cup va Ineos

Gli inglesi si impongono 7-4 nella finale di Vuitton Cup

Redazione Ansa

Niente da fare: nella terra blaugrana la 'remontada' non c'è stata e Luna Rossa dice addio al sogno dell'America's Cup. Sarà il rivale Ineos Britannia a sfidare il Team New Zealand nel match race che avrà in palio l'ambita Coppa delle 100 Ghinee. Sessant'anni dopo l'ultima volta, un team inglese torna protagonista della finalissima, che si disputerà sempre nelle acque di Barcellona, dal 12 al 27 ottobre, al meglio delle 13 regate.

A Ineos è bastato il primo dei due match point in programma oggi per conquistare il 7-4 e vincere la Louis Vuitton Cup che l'incorona Challenger of Records. Con l'ambizione di portare a casa il prestigioso trofeo mai innalzato dai britannici. Una performance impeccabile per l'equipaggio di sir Ben Ainslie, ancora una volta più brillante di Luna Rossa alla partenza. E che si è subito portato avanti, controllando il vantaggio per tutta la regata, con una marcatura stretta a ogni virata. Il Team Prada Pirelli ha dato il massimo, con recuperi che hanno fatto sperare. Soprattutto al termine del quinto lato, quando è arrivato a 4 secondi dal Britannia. Ma gli inglesi hanno resistito agli attacchi e tagliato il traguardo con 12" di vantaggio. Per i ragazzi dello skipper Max Sirena, con i timonieri Checco Bruni e Jimmy Spithill, è sfumato così il sogno di bissare il successo del 2000, quando Luna Rossa riuscì a sconfiggere ad Auckland America One e vincere la Vuitton Cup.

Sir Ben Ainslie ha concesso agli avversari gli onori delle armi: 'Giù il cappello di fronte a Luna Rossa, sono un team incredibile, da Patrizio (Bertelli, ad di Prada e patron di Luna Rossa) a Max Sirena". Per poi celebrare la vittoria con un liberatorio: "Adesso viene il bello", accanto a sir Jim Ratcliffe, il miliardario britannico proprietario di Ineos e azionista del Manchester United, l'uomo più ricco del Regno Unito, secondo Forbes. A loro va il merito di aver fatto progressivamente crescere l'AC75 del Royal Yacht Squadron. "E' un momento duro per me personalmente e per il team", il commento a caldo di un abbattuto Checco Bruni. "Abbiamo fatto un lavoro fantastico, sono orgoglioso di tutta squadra". Poi, rivolto ai fan desolati, ha aggiunto in italiano: "Grazie per il supporto, ci avete fatto sognare. Purtroppo è andata male, ma Luna Rossa tornerà sicuramente forte. Anche questa volta avevamo tutte le carte per vincere, ma Ineos ha fatto meglio".

Carattere e tenacia davanti alle avversità: in questa Vuitton Cup il team degli azzurri ne ha dovute affrontare parecchie, da un fulmine schivato ai problemi tecnici che hanno messo a prova l'affidabilità del 'Silver Bullet'. Alla fine, però, contano i risultati e il futuro è un incognita Più avanti si saprà se Bertelli e compagni saranno alla prossima edizione dell'America's Cup. Questa del 2024 ha richiesto un bugdet di 90-95 milioni dichiarato, al netto dei due milioni di dollari per la quota d'iscrizione.. Al Team Prada Pirelli resta l'amarezza di tre anni e mezzo di duro lavoro per un'avventura finita troppo presto. "Luna Rossa tornerà", ha assicurato Sirena. "Parlerò con la famiglia Bertelli per capire se sono ancora l'uomo giusto per condurla", ha chiarito. Chi invece ha già detto che si ritira dal timone è James Spithill. "C'è una nuova generazione che avanza, non solo in Luna Rossa,. Quando vedo i talenti che ci sono in giro, soprattutto italiani, penso che faranno meglio di me". ha dichiarato il due volte campione dell'America's Cup (nel 2011 e 2013) con Oracle. Il 45enne fuoriclasse australiano sarà il Ceo della nuova squadra italiana di SailGP, con Ruggiero Tita al timone. E oggi con un sorriso sul tramonto di Luna Rossa ha chiuso la sua impressionante carriera di timoniere.

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