(ANSA) - CAGLIARI, 05 OTT - "Occorre riappropriarsi dello
stile di vita delle comunità e del principio di solidarietà che
le contraddistingue, e con questo approccio 'aprirsi', in modo
discreto, corretto e costruttivo, verso l'esterno, così da
generare nuove opportunità per i piccoli Comuni, cuore pulsante
e anima identitaria della Sardegna, esaltando autenticità e
tradizione, quali valori aggiunti che contribuiscono alla
qualità di vita e alla lotta allo spopolamento". Con queste
parole la presidente della Regione Alessandra Todde ha chiuso
oggi, al teatro comunale di Cala Gonone, la conferenza finale
della terza edizione di Noi Camminiamo in Sardegna, coordinata
dalla conduttrice televisiva Donatella Bianchi.
Per una settimana, a partire dal 30 settembre, la
manifestazione ha animato tutta la Sardegna con 15 itinerari,
otto proposti dai Cammini iscritti al Registro regionale
(Cammino di Sant'Efisio, Cammino Francescano in Sardegna,
Cammino minerario di Santa Barbara, Cammino di Santu Jacu,
Cammino di San Giorgio vescovo di Suelli, Cammino 100 Torri e
Via dei Santuari) più il progetto - pilota Cammino dei Beati, e
sette percorsi proposti dalle Destinazioni di pellegrinaggio
della Sardegna (Borutta, Dorgali, Galtellì, Gesturi e Laconi
insieme, Luogosanto, Orgosolo, Sant'Antioco). L'evento, che ha
coinvolto 70 Comuni ed è patrocinato dal Ministero del Turismo,
è parte sostanziale di un progetto attivato dall'assessorato del
turismo, artigianato e commercio, per la valorizzazione del
'turismo esperienziale, lento e sostenibile'.
A conclusione dei lavori l'assessore del Turismo Franco
Cuccureddu ha posto l'accento su strutturazione e integrazione
dei prodotti turistici: "In Sardegna si può vivere di turismo,
in questa direzione si deve necessariamente alzare la quota
d'incidenza sul Pil regionale, per avvicinarsi alla media
nazionale: occorre strutturare prodotti turistici appetibili per
i mercati, valorizzando identità e autenticità e tenendo sempre
ben presenti sostenibilità ambientale e socio-economica, quali
valori aggiunti dell'offerta regionale. Ciascuno dei prodotti -
ha aggiunto l'assessore - turismo lento, dei borghi,
esperienziale, enogastronomico, non sempre da solo rappresenta
una motivazione di viaggio, ma tutti insieme, connessi al
turismo marino-balneare, possono essere motivazione di vacanza
tutto l'anno e su tutto il territorio regionale, contribuendo
così a superare il limite della stagionalità". (ANSA).
Turismo lento e sostenibile, concluso 'Camminiamo in Sardegna'
Todde, 'riappropriarsi dello stile di vita delle comunità'