(ANSA) - CAGLIARI, 09 OTT - Gli eventi legati ai cambiamenti
climatici mettono a rischio il 62,6% delle oltre 4mila imprese
montane della Sardegna, distribuite in 34 Comuni. Le circa 2.
"Non possiamo più permetterci di perdere tempo. È necessario
agire immediatamente - afferma il presidente di Confartigianato
Imprese Sardegna, Giacomo Meloni - attraverso una prevenzione
idrogeologica che affronti in modo strutturale le fragilità del
territorio, sia in Sardegna che in Italia, dove le nostre
imprese sono radicate".
"L'obbligo di un'assicurazione contro le calamità rappresenta
solo un costo aggiuntivo per gli imprenditori e non risolve il
problema alla radice - continua Meloni - ossia la mancanza di
interventi sistematici e coordinati per migliorare la gestione
delle risorse naturali e riqualificare le aree a rischio. Dopo
aver risposto all'emergenza sarebbe utile che le risorse del
Pnrr venissero impiegate per interventi di tutela ambientale,
mettendo in sicurezza le aree colpite dal dissesto
idrogeologico, realizzando infrastrutture adeguate".
"Purtroppo assistiamo sempre più spesso a sfasamenti
climatici che si verificano con lo slittamento delle stagioni,
la tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi
estremi - osserva Daniele Serra, segretario di Confartigianato
Imprese Sardegna - che hanno fatto registrare in Sardegna, e in
tutto il resto d'Italia, negli ultimi dieci anni tanti miliardi
di euro di perdite, tra cali della produzione agricola e danni
alle strutture e alle infrastrutture".
Le frane nell'Isola potrebbero colpire il 61,3% delle
imprese, per un totale di oltre 2.450 attività e circa 6mila
dipendenti. Tra le province più a rischio in Italia, due sono
sarde: Nuoro, al sesto posto con il 76,7% delle attività, e il
Sud Sardegna, con il 27,2%. Invece le alluvioni in Sardegna
interessano l'1,3% delle attività, equivalenti a un centinaio di
attività e 300 lavoratori. Oltre questi dati, le analisi dicono
come il 14,4% della Sardegna, ben 3.477 chilometri quadrati, sia
a rischio alluvioni e inondazioni, interessando così 477mila
abitanti e quasi 1.500 beni culturali. (ANSA).
Cambiamenti climatici, 'imprese montagna tra le più a rischio'
Confartigianato: 'coinvolto 62%, tutela ambiente prima di tutto'