Sardegna

Lingua blu: emergenza approda in Consiglio con mozione minoranza

Approvato odg unanime su comparto unico pubblica amministrazione

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 09 OTT - Sono ripresi in Consiglio regionale i lavori dopo l'approvazione, ieri in serata e all'unanimità, di un ordine del giorno sul comparto unico della pubblica amministrazione che fa sintesi di tre mozioni in discussione durante la seduta. Questa mattina all'attenzione dell'Aula la mozione presentata dal centrodestra, primo firmatario Gianluigi Rubiu (Alleanza Sardegna), sulla "necessità urgente di porre in atto misure atte ad arginare la diffusione del virus della Lingua blu nelle aree colpite".
    La mozione impegna la presidente della giunta e l'assessore della Sanità a "porre in essere con urgenza ogni misura possibile per il tempestivo contenimento della pandemia in corso al fine di scongiurare l'ennesima catastrofe; a disporre quanto prima la ricognizione puntuale su tutto il territorio regionale per accertare, nel minor tempo possibile, quale sia la reale situazione della pandemia negli allevamenti sardi e a incrementare il numero di veterinari nei vari territori".
    Nei giorni scorsi la commissione Sanità, guidata da Carla Fundoni (Pd), ha sentito in audizione gli assessori della Sanità Armando Bartolazzi e dell'Agricoltura Gianfranco Satta: "Siamo assolutamente consapevoli delle criticità che si stanno vivendo in tutta la Sardegna - sottolinea con i giornalisti la presidente Fundoni - e tutto ciò che poteva essere messo in campo lo ribadiranno anche oggi gli assessori in Aula. La discesa delle temperature fisiologicamente aiuta in questo percorso".
    Il consigliere di Forza Italia Piero Maieli parla di "inadeguatezze nell'affrontare questa emergenza", ma "con la mozione abbiamo fatto delle proposte di buon senso, non abbiamo sicuramente cercato di polemizzare in maniera fine a se stessa".
    I lavori del Consiglio proseguiranno con la discussione della mozione sui balneari presentata dal gruppo di Sardegna al centro 20 Venti per mantenere aperti i chioschi tutto l'anno.
    Nel frattempo, con l'approvazione dell'ordine del giorno sul tema delle differenze stipendiali tra il personale della Regione e quello degli enti locali, circa 10mila dipendenti in Sardegna, si è rende più agevole il cammino per la nascita del comparto unico. Il documento, infatti, impegna la presidente e la giunta a mettere in pratica "tutte le azioni necessarie per l'attuazione del comparto unico, garantendo la parificazione giuridica ed economica del personale", con l'obiettivo di superare "le attuali disparità retributive tra dipendenti del sistema della pubblica amministrazione della Sardegna". (ANSA).
   

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