Sardegna

Confiscati a Guspini un caseificio e macchinari per 1,5 milioni

Operazione della Gdf dopo condanna definitiva per bancarotta

Redazione Ansa

(ANSA) - GUSPINI, 12 OTT - Confiscati a Guspini un caseificio e macchinari aziendali per un valore commerciale di 1,5 milioni di euro. Il provvedimento è scattato al termine di una complessa indagine di polizia giudiziaria svolta nel 2012 dall'allora nucleo di polizia tributaria (oggi nucleo di polizia economico-finanziaria) di Cagliari sul crac milionario di una società di capitali con sede legale a Gonnosfanadiga dichiarata fallita nel 2010.
    All'epoca il gip del Tribunale del capoluogo, su richiesta della Procura, aveva firmato quattro misure cautelari a carico di altrettante persone, accusate di bancarotta fraudolenta e truffa aggravata ai danni di istituti di credito, Argea e Agenzia delle Entrate per un ammontare di oltre 4,1 milioni di euro. Non solo: era scattato anche lo sequestro preventivo dello stabilimento produttivo in quanto ritenuto dal giudice frutto dei proventi dell'attività illecita.
    Ora i beni sequestrati potranno essere definitivamente trasferiti tra i beni di proprietà dello Stato e, quindi, utilizzati dalla collettività per finalità sociali. Le Fiamme gialle cagliaritane avevano ricostruito le ingenti risorse finanziarie che l'amministratore di fatto della società e promotore della frode, con la collaborazione del figlio, della nuora e di un altro prestanome, aveva illecitamente ottenuto attraverso la falsificazione dei bilanci e l'emissione di fatture per operazioni inesistenti per circa 2,4 milioni di euro allo scopo di far lievitare, fittiziamente, la capacità economica dell'azienda.
    Somme poi distratte per finalità personali e per la costruzione del caseificio, provocando in tal modo il dissesto della società. E simulando, nel frattempo, il furto di tutta la documentazione contabile e fiscale, e, conseguentemente, determinandone il fallimento. A seguito della sentenza di condanna emessa dalla Corte d'appello di Cagliari nei confronti del principale imputato per bancarotta fraudolenta e truffa aggravata, divenuta definitiva a luglio di quest'anno, i finanzieri hanno quindi eseguito il decreto di confisca dello stabilimento industriale guspinese. (ANSA).
   

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