(ANSA) - SASSARI, 15 OTT - "L'omicidio fu un vero e proprio
agguato". Non ha dubbi Giampaolo Murrighile, avvocato di parte
civile nel processo in corso in Corte d'assise a Sassari, contro
Davide Iannelli, il 49enne accusato di aver ucciso il suo vicino
di casa, Toni Cozzolino, 49 anni, bruciato vivo per strada a
Olbia l'11 marzo 2022 e morto in ospedale dopo dieci giorni di
agonia.
Durante le sue conclusioni esposte oggi davanti alla Corte
presieduta dal giudice Massimo Zaniboni, il legale, insieme ai
suoi colleghi Antonio Fois e Massimo Perra, ha sollecitato la
giuria a condannare l'imputato all'ergastolo - stessa pena
chiesta nella scorsa udienza dal procuratore di Tempio Gregorio
Capasso -, e a riconoscere l'aggravante della premeditazione
oltre a quella della crudeltà.
"Quella mattina - ha sottolineato Murrighile - Iannelli aveva
programmato e organizzato l'omicidio di Cozzolino, lo ha
aspettato e gli ha teso un agguato, per ucciderlo".
Nell'esposizione delle loro tesi gli avvocati di parte civile si
sono soffermati sulla descrizione dei due video agli atti, in
cui è ripresa la scena dell'aggressione. Descrizioni contestate
dagli avvocati della difesa, Cristina Cherchi e Abele Cherchi,
che hanno chiesto per la prossima udienza del 22 ottobre, quando
la parola passerà a loro, di poter ritrasmettere in aula quelle
immagini, e anche di riascoltare la telefonata che la sera prima
dell'omicidio Iannelli fece al 113. (ANSA).
Bruciò vivo il vicino di casa, per le parti civili fu un agguato
Ultime battute del processo in Corte d'assise a Sassari