Sardegna

Protesta Usb della sanità, 'stabilizzare i precari'

Delegazione ricevuta da vertici Ares. Confermato sciopero il 31

Redazione Ansa

Manifestazione questa mattina dell'Usb pubblico impiego davanti alla sede dell'Ares di Cagliari per chiedere la stabilizzazione dei precari. Al centro anche la situazione degli operatori sociosanitari. "Lavoratori - spiega il sindacato - che hanno dato pronta disponibilità nel periodo peggiore della sanità mondiale, che hanno prestato servizio presso i servizi sanitari loro assegnati, allo stremo delle proprie forze, maturando i requisiti per la stabilizzazione". Confermato lo sciopero generale proclamato per il 31 ottobre.

"In un periodo che attesta una carenza cronica e grave di operatori della sanità - continua l'Usb - dove i salari sono i più bassi dell'intero territorio nazionale, non si può continuare ad aggravare un Sistema sanitario regionale oramai agonizzante".

Le richieste: rinnovo dei contratti, stabilizzazione di tutti i precari e scorrimento delle graduatorie. "Chiediamo inoltre che venga garantito il diritto alla salute - prosegue la sigla sindacale - e alle cure di tutta la popolazione nel territorio sardo, la costituzione della rete oncologica, diabetologica e della salute mentale, il potenziamento della sanità territoriale e della medicina di base, con una programmazione reale per l'abbattimento delle liste d'attesa".

Una delegazione dell'Usb è stata poi ricevuta dai vertici dell'Ares. "Abbiamo rappresentato la grave preoccupazione - spiega Gianfranco Angioni - per la situazione drammatica in tutti gli ospedali e la rabbia dei lavoratori. Abbiamo gridato che è un crimine lasciare i pazienti senza cura assistenza. Abbiamo ribadito che l'assistenza si garantisce con i dipendenti, con i lavoratori a tempo indeterminato. Abbiamo anche rappresentato la paura per i cantieri occupazionali: molti lavoratori infatti temono che queste persone perdano il posto". 
   

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