Sardegna

I vini di 30 aziende sarde con la Regione a Chicago

Al Vinitaly Usa per promuovere le eccellenze del settore

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 17 OTT - La Regione sarà presente, con una collettiva di trenta fra micro, piccole e medie imprese vitivinicole provenienti da tutta l'isola, alla manifestazione mondiale "Vinitaly Usa" che si svolge al Navy Pier di Chicago il 20 e 21 ottobre.
    L'obiettivo della partecipazione, organizzata dall'Agenzia Laore Sardegna, è quello di far conoscere le eccellenze del territorio e supportare i comparti produttivi nell'affrontare le sfide dei mercati nazionali e internazionali. "Vinitaly USA", organizzato da Fiere Italiane, Veronafiere, Italian American Chamber of Commerce Midwest, Italian Trade Agency e Assocamere Estero, si rivolge a una comunità di professionisti del settore legati tra loro da una comune passione per l'ospitalità, condivisa attraverso il cibo e il vino, e ha l'obiettivo di offre ai produttori vitivinicoli italiani un canale di incontro diretto con i buyer Usa del Midwest.
    Un calendario fittissimo, quello di Chicago, che prevede incontri Business-to-Business per i rappresentanti delle aziende sarde e gli operatori del settore e una masterclass condotta dal master sommelier Serafin Alvarado per far conoscere la qualità dei vitigni sardi agli oltre 1000 buyer, tra cui ristoratori, importatori e distributori, grande distribuzione e altre categorie che presenzieranno all'iniziativa.
    "L'appuntamento al Vinitaly USA di Chicago, alla sua seconda edizione, rappresenta un'importantissima opportunità di promozione per le aziende vitivinicole sarde - dichiara l'assessore dell'agricoltura e della riforma agro-pastorale, Gian Franco Satta -. Il valore dell'iniziativa è confermato dalle richieste di partecipazione pervenute quest'anno, ben 30 rispetto alle 15 dello scorso anno. Il mercato americano rappresenta un canale commerciale di straordinaria potenzialità per le nostre eccellenze vinicole. La presenza della nostra Regione in maniera così importante - conclude Satta - non può che accrescere l'interesse degli Stati Uniti verso la Sardegna e il suo patrimonio agro-alimentare in chiave commerciale ed evidentemente anche turistica". (ANSA).
   

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