Sardegna

Pochi giovani tra i volontari, manca il ricambio generazionale

Nuovi progetti con Comuni e scuole per coinvolgere i ragazzi

Redazione Ansa

Età media troppo alta nelle organizzazioni di volontariato. È uno dei motivi che, secondo due indagini realizzate dal Centro studi sociali "Carlo Carretto" per il Csv Sardegna, non incoraggia la partecipazione dei giovani alle attività e frena il ricambio generazionale.
    "Organizzazioni di adulti", che "non considerano le esigenze dei giovani": queste le risposte ai questionari. Anche così si spiega il calo di numeri e presenze nelle associazioni.
    "L'entrata in vigore del Codice del terzo settore ha rafforzato l'importanza del volontariato all'interno del terzo settore stesso - spiega Lucia Coi, presidente del Centro servizi per il volontariato della Sardegna -. Questa centralità normativa è però coincisa con un periodo particolare per il mondo del volontariato, travagliato da un lato dall'emergenza pandemica e, dall'altro, da un progressivo e generalizzato calo del numero di volontari. Il grande senso di riconoscimento verso le organizzazioni di volontariato e del terzo settore, motivato dal ruolo cruciale ricoperto nel corso della pandemia, purtroppo non ha incoraggiato l'interesse verso questo mondo e la volontà di farne parte attivamente; piuttosto, ha scatenato una reazione opposta di rifiuto".
    L'indagine Iares Swg di prossima pubblicazione indica che il 20% dei giovani tra i 18 e i 34 anni svolge attività gratuita di volontariato o civismo presso enti del terzo settore, sindacati, partiti politici, contro il 18% delle fasce d'età più anziane.
    In Italia la stessa fascia (18-34 anni) rappresenta il 17,5% dell'intera popolazione, in Sardegna il 15,7%. La popolazione over 34 rappresenta il 77,1% in Italia e l'82,3% in Sardegna.
    La presenza di giovani all'interno del mondo del volontariato in Sardegna rappresenta meno di un sesto dei volontari complessivi. Questa percentuale influisce chiaramente sull'età media dei volontari, che è in continuo aumento. Il Csv Sardegna ha inserito nella propria programmazione un progetto per la promozione del civismo e del volontariato tra gli studenti che, utilizzando in maniera trasversale tutti i servizi offerti dal Csv agli Ets, affronti il tema di una maggiore presenza dei giovani negli enti stessi.
    Per realizzare il progetto sono stati contattati tutti gli istituti superiori della Sardegna e i Comuni dove gli stessi operano. Hanno dato la loro adesione 17 scuole superiori e 11 Comuni (Cagliari, Carbonia, Iglesias, Quartu Sant'Elena, Olbia, Nuoro, Sant'Antioco, Sassari, Tortolì, Alghero, Porto Torres).
    Entro il mese di ottobre verranno sottoscritti gli accordi di collaborazione.

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