Sardegna

Ricorso a prefetto Cagliari dopo stop a corteo su Ddl sicurezza

Due settimane dopo le tensioni in piazza per il divieto

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 18 OTT - Arriva sul tavolo del prefetto di Cagliari il no della Questura al corteo anti ddl sicurezza dello scorso 5 ottobre nel capoluogo. Il reclamo è firmato dagli avvocati Giulia Lai e Paolo Pubusa. Si riferisce a fatti già avvenuti ma, spiegano i legali nel documento depositato a nome dei rappresentanti della Rete studentesca organizzatrice della manifestazione, è stato importante presentarlo per due motivi: perché "non si crei un precedente nella prassi della Questura di Cagliari" e "per la tutela delle posizioni dei singoli manifestanti".
    La Rete studentesca aveva promosso una protesta con corteo e depositato regolare richiesta: partenza da piazza Garibaldi e marcia per le strade del centro sino a piazza del Carmine. Il giorno prima dell'appuntamento era arrivato lo stop della Questura: sì alla manifestazione, ma solo statica. Divieto di muoversi dalla piazza, insomma. Il giorno della protesta, però, i manifestanti si erano opposti marciando comunque per le strade del centro storico, da via Garibaldi a Villanova sino alla conclusione della protesta davanti al mercato di San Benedetto.
    C'erano stati momenti di tensione: le forze dell'ordine avevano opposto i loro scudi all'avanzata del corteo. I partecipanti erano comunque riusciti a crearsi un varco per uscire dalla piazza e sfilare per la città.
    Divieto violato, ma in qualche modo si era riusciti a evitare gli scontri che nello stesso giorno avevano infiammato Roma. Per la Rete studentesca però quel divieto di corteo non aveva alcuna ragione d'essere. "Nel caso di specie il provvedimento di diniego del corteo è fondato su elementi non circostanziati - scrivono gli avvocati nel reclamo - caratterizzati da un giudizio arbitrario, peraltro errato circa i motivi della manifestazione. Nulla risulta circa il paventato pericolo per la sicurezza, la pubblica incolumità e l'ordine pubblico. Difatti il Questore si limita ad affermare: 'non potendosi escludere che il corteo possa essere strumentalizzato dai movimenti che appoggiano anche la causa palestinese e non potendosi escludere che tali tentativi possano ripercuotersi negativamente sull'ordine pubblico'. Appare opportuno rilevare che nella comunicazione del 2.10.2024 è stato chiaramente specificato che la manifestazione aveva ad oggetto la critica al ddl sicurezza.
    La questione palestinese non aveva quindi nulla a che vedere con le ragioni della protesta".
    Il reclamo è presentato anche a tutela dei manifestanti in caso di denunce per violazione del divieto. Il reclamo menziona pure la Costituzione e il diritto di manifestare le proprie opinioni. (ANSA).
   

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