Sardegna

Tribunale ecclesiastico, incapacità di giudizio tra cause nullità matrimoni

Relazione 2023, al via indagine beatificazione Padre Puggioni

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 19 OTT - E' il difetto di discrezione di giudizio, che riguarda l'80% del totale delle cause, il maggior numero di casi di nullità dei matrimoni nei processi davanti al Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Sardo, la cui competenza riguarda tutte le diocesi della Sardegna ad eccezione di quelle di Nuoro e Lanusei.
    Vi sono poi quelle che riguardano l'incapacità di adempiere le obbligazioni matrimoniali e la simulazione del consenso, le cui fattispecie più ricorrenti sono l'esclusione della prole e dell'indissolubilità del vincolo, infine una sola causa è stata introdotta sulla condizione apposta dal contraente. I dati sono emersi durante il Dies Iudicialis 2024 svoltosi a Cagliari alla presenza di monsignor Giuseppe Baturi,arcivescovo di Cagliari, segretario generale della Cei e moderatore del Tribunale ecclesiastico metropolitano di Cagliari e di Appello del Teis (Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Sardo) e Teino (Tribunale ecclesiastico interdiocesano Nuoro-Ogliastra), e del Tribunale ecclesiastico interdiocesano sardo.
    Nel 2023 sono state introdotte 61 cause, di cui 58 trattate con processo ordinario e 3 con il processo più breve nel quale il giudice unico è il vescovo diocesano. Nell'anno passato sono state concluse 63 cause, 2 sono state archiviate, 1 avocata da un vescovo diocesano, il che ha comportato una pendenza a fine 2023 pari a 90 cause ancora da trattare. La durata media di un processo per il riconoscimento di una nullità matrimoniale si è attestata, per le cause concluse del 2023, tra i 12 e i 14 mesi.
    "L'incidenza così rilevante sul totale delle cause del difetto di discrezione di giudizio - afferma don Emanuele Meconcelli, da quest'anno Vicario giudiziale del TEis - restituisce uno spaccato fedele delle fragilità e delle fatiche che segnano il cammino di maturazione psico-affettiva di quanti intendono contrarre matrimonio" "Anche l'esperienza del Servizio Diocesano Amoris Laetitia, il cui compito è quello di accompagnare le persone che vivono la fatica dell'abbandono della vita matrimoniale - afferma monsignor Baturi - ci ha permesso di accogliere il disagio di chi, in perfetta buona fede, ha contratto un matrimonio credendo nel valore della promessa espressa, ma senza avere la maturità sufficiente per compiere questo atto e per questo si è ritrovato davanti ad una sentenza di nullità della quale non è stato immediato cogliere il fondamento".
    Per la competenza inerente Beati e Santi, nel 2023 è stata aperta l'indagine di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio, Padre Giovanni Puggioni sentendo oltre 50 persone.
    (ANSA).
   

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