Sardegna

A Olbia gli studenti monitorano lo stato di salute dell'aria

Iniziativa di tre istituti superiori dal 28 al 30 ottobre

Redazione Ansa

(ANSA) - OLBIA, 25 OTT - Monitoreranno la qualità dell'aria a Olbia per tre giornate: gli studenti del Liceo Classico Gramsci, del liceo Scientifico Mossa e dell'Istituto Deffenu, il 28, 29 e 30 ottobre saranno i protagonisti dell'attività di citizen science del progetto Mezzo (1/2) - mobilità sostenibile e inclusiva a Olbia - sostenuto dalla Fondazione con il Sud.
    Nell'ambito dell'iniziativa "Di che colore è l'aria che respiri?" gli studenti si focalizzeranno, coordinati dal Fab Lab Olbia e dall'associazione Cittadini per l'aria, partner del progetto, sul monitoraggio del biossido di azoto, un particolare inquinante che si forma nei processi di combustione dei carburanti e principalmente del diesel.
    L'analisi sull'atmosfera è direttamente collegata al traffico veicolare e quindi alla sensibilizzazione che porta avanti Mezzo (1/2) verso nuovi modi di spostarsi in città. In queste tre giornate, gli alunni andranno nei dintorni dei loro istituti per posizionare dei campionatori passivi su pali o strutture verticali, su cui verranno attaccati anche dei volantini informativi per spiegare ai cittadini l'attività in corso.
    In Zona Bandinu, vicino al Deffenu, si trova un'arteria importante per i flussi di traffico come via Imperia, e vicino ai due licei ci sono aree sensibili tra il lungomare, via Roma e via Mameli. I campionatori verranno geolocalizzati e la raccolta dati procederà per 30 giorni.
    Al termine del periodo di monitoraggio, i dati verranno analizzati e restituiranno un quadro indicativo della qualità dell'aria nella comunità. "Grazie alla storica vicinanza che abbiamo verso le scuole olbiesi sui temi della tecnologia, siamo contenti di organizzare queste giornate di scienza partecipata - afferma Antonio Burrai di Fab Lab Olbia -. Le attività coinvolgeranno anche altri istituti: a febbraio 2025 parteciperanno il Panedda, l'Ipia e il liceo artistico De Andrè.
    L'aspetto più interessante è che gli studenti diventano protagonisti. Avranno a disposizione campionatori passivi e un sistema digitale basato su Arduino". (ANSA).
   

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