Il partito di Forza Italia abbandona la seduta del Consiglio regionale nel momento in cui si parte con l'esame del disegno di legge della giunta numero 45 sulle aree idonee all'installazione di impianti da energia rinnovabile. Lo ha annunciato il capogruppo Angelo Cocciu poco prima di uscire all'Aula insieme ai colleghi.
"Chi pensava che per Fi fosse un gioco ha veramente sbagliato - ha sottolineato parlando con i giornalisti -. Ci siamo sempre detti contrari alla legge della maggioranza sulle aree idonee. Pensiamo che l'unica legge da portare direttamente in Aula sia la Pratobello 24". Nessun emendamento correttivo dunque dal gruppo degli Azzurri: "Noi non vogliamo che i sardi si leghino in qualsiasi maniera a questa legge - inisste Cocciu -. Quindi presentare degli emendamenti sarebbe essere in qualche maniera complici di questa legge devastante".
Stessa linea per il collega Piero Maieli: "La coerenza che ci contraddistingue non poteva che portarci a questo atto - ha speigato -. Cioè abbandonare l'Aula e ricusare in toto una legge che non è quella voluta dai sardi, ma è quella che è voluta dalla giunta e da questa maggioranza". "Abbiamo sostenuto la Pratobello 24, oggi il nostro gesto è in coerenza con quello che abbiamo sempre sostenuto".
I lavori sul ddl sono comunque proseguiti con le relazioni di maggioranza, affidate ai presidenti della quarta e quinta commissione Antonio Solinas (Pd) e Roberto Li Gioi (M5s), e quella del relatore di minoranza Stefano Tunis (Sardegna al centro 20 Venti). Al termine il presidente Comandini ha sospeso la seduta: alle 16 la conferenza dei capigruppo ha poi deciso di proseguire la seduta domani alle 10.
Comandini contro le diffide, 'irricevibili'"Cari colleghi, prima di iniziare i lavori di discussione sul ddl 45 sulle aree idonee intendo informare l'Aula che ieri sera e stamattina sono arrivate a questa Presidenza due diffide da parte di società che hanno interessi in Sardegna per la realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici, che diffidano questa Assemblea legislativa democraticamente eletta e nel pieno delle proprie funzioni tutelate dalla Costituzione e dello Statuto, dal voto su questo provvedimento". Lo ha annunciato a sorpresa in Consiglio regionale il presidente Piero Comandini, dopo aver informato i capigruppo.
"Io rigetto con forza, a nome vostro prima che mio, queste diffide che tendono a minare la libertà del Consiglio regionale nel pieno delle proprie funzioni - ha chiarito -. Ognuno può avere idee diverse in quest'Aula e fuori di quest'Aula, però fino a quando io sarò presidente, fino a quando ci sarà questa Costituzione, questo Statuto Sardo, nessuno si può permettere di minacciare, porre condizioni, che costituiscono elemento di disturbo nel momento in cui si sta ragionando su una delle leggi più importanti, che è quella della transizione energetica, della tutela ambientale e del nostro patrimonio della Sardegna".
Le diffide arrivano da Sardegna Green Energy e da RWE Renewables Italia. Quest'ultima aveva impugnato al Consiglio di Stato il decreto del Mase sulla transizione energetica e diffida il Consiglio regionale ad attendere il pronuniciamento prima di approvare il disegno di legge di recepimento. "A nome vostro, io rigetto e dichiaro irricevibile queste diffide - ha insistito Comandini -, questo modo di condizionare la discussione importante che si avrà in quest'Aula. Quindi invito e ringrazio i capigruppo, partendo dai capigruppo di minoranza, che hanno espresso solidarietà a quelli di maggioranza".
Todde, 'non ci faremo intimidire'"Noi perseguiamo il solo interesse pubblico e fino a quando saremo al governo della Sardegna non permetteremo a nessuno di minacciare, mettere veti o porre condizioni sulla pelle dei sardi". Lo scrive su Facebook la governatrice della Sardegna Alessandra Todde, in merito all'invio da parte di alcune grandi società energetiche, che hanno interessi nell'Isola sul fronte delle rinnovabili, di "lettere minatorie in cui diffidano la nostra assemblea legislativa a votare" sul ddl che disciplina le aree idonee ad ospitare impianti fotovoltaici e eolici, provvedimento da oggi all'attenzione dell'Aula.
"Un fatto molto grave e un precedente pericoloso perché - spiega la presidente - vorrebbe sovvertire l'ordine costituzionale. Non si è mai visto un privato, che persegue finalità di lucro, invitare un'assemblea legislativa democraticamente eletta e un governo regionale, nel pieno delle proprie funzioni tutelate dalla Costituzione e dello Statuto, a non discutere di una legge".
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