Ampliare la platea dei fruitori dei cantieri occupazionali della Regione anche a chi percepisce sostegni al reddito. E' l'obiettivo della legge presentata dalla consigliera del Pd Camilla Soru e discussa questa mattina in Aula in apertura della seduta che poi proseguirà con l'esame del ddl 45 sulle aree idonee.
Il testo, approvato con 47 voti favorevoli e un astenuto, punta a "porre rimedio a una serie di criticità che hanno fatto emergere un'applicazione della norma non del tutto coerente con la ratio dei cantieri comunali", si legge nella relazione, svolta in Aula dalla consigliera M5s Lara Serra.
In particolare, spiegano le proponenti, da un'estrazione effettuata dal sistema Sil Sardegna e aggiornata alla data del 10 ottobre 2024, si evince che su circa 11mila candidature presentate per i cantieri occupazionali, negli anni 2023 e 2024, circa mille sono state escluse perché i richiedenti risultavano essere percettori di sostegno al reddito o sovvenzione o indennità di disoccupazione, come la Naspi. "Tutto ciò genera delle ricadute negative nella procedura di avviamento - spiegano - perché il numero elevato dei soggetti disoccupati esclusi dalle graduatorie dei cantieri comunali comporterebbe, come conseguenza, il rischio di graduatorie vuote e di una mancata erogazione dei finanziamenti".
La norma è passata dopo un dibattito che ha visto gli interventi dell'opposizione puntare il dito contro l'assessora del Lavoro Desirè Manca, per l'allargamento dei cantieri occupazionali anche al settore sanitario e senza tenere conto delle graduatorie vigenti con i vincitori di concorso. La minoranza sul tema sanitario ha anche presentato un emendamento aggiuntivo, bocciato dall'Aula, che prevedeva che l'utilizzo dei cantieri potesse essere riservato alle sole aziende sanitarie che hanno esaurito la capacità assunzionale per reclutamento di personale a tempo determinato o indeterminato, attraverso scorrimento di graduatorie vigenti.