(ANSA) - CAGLIARI, 12 NOV - "La direzione generale dell'ARNAS
G. Brotzu si fermi immediatamente: chiudere le sale operatorie
del Businco oltre a dimostrare un fallimento gestionale equivale
a fare morire il polo oncologico di riferimento regionale".
"Da anni la nostra organizzazione sindacale ha sempre posto
in primo piano la priorità delle cure dei pazienti oncologici e
si è sempre battuta a difesa dei professionisti e dei diritti
sacrosanti dei malati che lottano quotidianamente contro i
tumori - aggiunge - La ristrutturazione delle sale operatorie
fatiscenti e obsolete è stato motivo di numerose iniziative da
parte dell'Usb Sanità. Quello che è aberrante è che, il progetto
dello smantellamento, la direzione non l'abbia voluto
condividere con nessuno, né con i sanitari né tantomeno con
tutte le parti interessate. Ma la cosa ancora più insensata è
che non si sia provveduto a identificare, pur essendoci gli
spazi all'interno del Businco, delle sale operatorie
alternative, con il non tanto velato intento di esternalizzare i
servizi e smantellare di conseguenza il polo oncologico".
"Non ci sono dubbi - puntualizza il sindacalista - Chiudere
le sale operatorie oltre a svalutare i numerosi professionisti
che vi operano, equivale a fare morire l'ospedale oncologico; è
una chiara dichiarazione di resa della sanità e delle cure
oncologiche della Sardegna.
Per diversi anni, questa scelta, se sarà attuata, farà
verosimilmente implodere il P.O. S.Michele e - osserva -produrrà
solo disastri, e alimenterà i viaggi della speranza e le
migrazioni in altre regioni di tanti pazienti oncologici che
dovranno affrontare oltre alle sofferenze; disagio e cure
costosissime fuori dalla Sardegna e lontano dai propri cari".
(ANSA).
Usb a direzione Brotzu, 'stop chiusura sale operatori Businco'
Angioni, sarà la morte del presidio e alimenterà viaggi speranza