(ANSA) - CAGLIARI, 13 NOV - La Regione Sardegna va allo
scontro con lo Stato sui conti. La giunta ha approvato una
delibera con cui si avvia un'azione legale, civilistica, nei
confronti dello Stato e in particolare contro il ministero
dell'Economia e delle Finanze per recuperare le quote di
compartecipazione alle entrate erariali, "indebitamente
trattenute dallo Stato, attraverso la contabilizzazione sul
capitolo 1200 dello Stato delle entrate del Bilancio statale".
Lo ha spiegato la governatrice Alessandra Todde ai giornalisti a
margine dell'incontro della giunta regionale
In questi ultimi dieci anni "lo Stato italiano deve alla
Sardegna, secondo il capitolo 1200, un miliardo e 700 milioni.
Qualche settimana fa, ci è stato proposto dal Mef un saldo e
stralcio del 50% in dieci anni - ha chiarito -, certamente
questo non può essere accettabile né soddisfacente, quindi
abbiamo deciso che procederemo per via giudiziale per il
momento". La delibera affida la rappresentanza e difesa
dell'amministrazione regionale nel giudizio, anche
disgiuntamente, agli avvocati Massimo Cambule e Floriana Isola
dell'Avvocatura regionale della Sardegna. (ANSA).
Sardegna apre vertenza con lo Stato, 'Mef ci deve 1,7 miliardi'
Azione legale su entrate erariali 'indebitamente trattenute'