Sardegna

Sabato la colletta alimentare, in campo duemila volontari

Coinvolti circa 180 supermercati, si punta a 200 tonnellate

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 14 NOV - Torna sabato l'appuntamento con la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, l'iniziativa promossa dalla Fondazione Banco Alimentare: si potranno acquistare alimenti non deperibili da donare alle persone in difficoltà, aiutate dalle organizzazioni partner territoriali.
    In Sardegna sono coinvolti 180 supermercati con circa 2000 volontari per invitare chi il giorno andrà a fare la spesa ad acquistare qualche prodotto da destinare tramite il Banco Alimentare a chi in Sardegna ha bisogno di aiuto.
    L'obiettivo è quello di raccogliere circa 150-200 tonnellate di merce. Nell'isola durante l'anno il Banco Alimentare raccoglie circa 3000 tonnellate di prodotti. I volontari di Banco Alimentare saranno riconoscibili dalla pettorina arancione: inviteranno ad acquistare prodotti a lunga conservazione come olio, verdure e legumi in scatola, conserve di pomodoro, tonno e carne in scatola e alimenti per l'infanzia.
    Tutti gli alimenti donati saranno poi distribuiti a oltre 7.600 organizzazioni partner territoriali convenzionate con Banco Alimentare (mense per i poveri, case-famiglia, comunità per i minori, centri d'ascolto, unità di strada, etc.) che sostengono oltre 1.790.000 persone.
    In Sardegna nel 2023 sono stati raccolti 135.009 kg di prodotti in 178 supermercati aderenti con un incremento del35% rispetto al 2022."Aderire - ha detto Giorgio Frasconi, presidente del Banco Alimentare nella presentazione della giornata insieme al direttore Alberto Tamponi - alla giornata nazionale fa bene a chi lo fa. Quindi è un invito a farsi del bene. E secondo, attraverso questo gesto possiamo aiutare tante persone che hanno necessità di aiuto. In Sardegna, stando all'Istat parliamo di circa 160.000 persone. Il Banco Alimentare nella sua azione quotidiana riesce a raggiungere 20.000 persone.
    Quello che buttiamo è molto di più di quello che ci serve. Il paradosso è questo, che abbiamo una produzione che spreca tantissimo. Dall'altra parte abbiamo invece chi ha necessità di aiuto". (ANSA).
   

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