(ANSA) - CAGLIARI, 18 NOV - "Anche se la grande dorsale
sembra archiviata, la rete di distribuzione del metano non è un
progetto meno impattante.
La giunta regionale si pone dunque in continuità con la
precedente amministrazione, dimostrando ancora una volta di non
voler affrontare seriamente la transizione energetica".
"Non accettiamo questa falsa transizione che considera il
metano un 'combustibile di transizione - spiegano - Il metano
non è più sostenibile del carbone: le sue emissioni lungo tutta
la filiera, dalla produzione al consumo, sono responsabili della
crisi climatica che stiamo vivendo. La Sardegna ha bisogno di un
piano energetico davvero sostenibile, basato sulle energie
rinnovabili, non di nuovi progetti che contribuiscono al
riscaldamento globale e alla dipendenza energetica. Gli
investimenti pubblici nella metanizzazione sono soldi rubati
alla collettività, investimenti fuori tempo massimo che non solo
non risolvono i problemi energetici, ma li aggravano. Non ci
saranno vantaggi economici con l'aumento delle importazioni di
gas: ci sarà solo una maggiore dipendenza da Paesi
antidemocratici", sostengono ancora nel comunicato.
"Una maggiore dipendenza dalle fonti fossili non darà slancio
all'industria sarda, ma al contrario, ostacolerà il nostro
sviluppo verso un'economia più sostenibile - concludono -
Invitiamo l'assessore Cani e la giunta regionale a fare un passo
indietro". (ANSA).
Fridays for Future, 'metano è non più sostenibile del carbone'
Appello alla Regione, 'faccia un passo indietro su rete'