Sardegna

Lavori in strutture sanitarie nuoresi per 23 mln, c'è la firma

Inseriti nel Project Financing del Polo sanitario Pssc

Redazione Ansa

(ANSA) - NUORO, 20 NOV - E' stato sottoscritto oggi a Nuoro l'accordo per la consegna ufficiale dei lavori edilizi del Project Financing a favore dei presidi sanitari più importanti della Asl di Nuoro, alla società Polo Sanitario della Sardegna centrale (Pssc), per un importo totale di oltre 23 milioni di euro.
    La firma tra le parti è stata apposta nei locali dei Servizi tecnici, logistici e patrimonio dell'azienda sanitaria nuorese, nella Casa di comunità San Francesco. L'accordo prevede lavori di completamento e di ristrutturazione degli ospedali San Francesco e Cesare Zonchello, del San Camillo di Sorgono e dei presidi sanitari dei distretti di Macomer e Siniscola.
    "Un momento storico", viene definito dalla dirigenza dell'azienda sanitaria "perché da qui a 36 mesi, come stabilito nell'accordo transattivo per il Project Financing, saranno ristrutturati e completati i presidi ospedalieri e sanitari della Provincia di Nuoro".
    A dare un'accelerata alla chiusura definitiva dell'importante pacchetto di lavori, che trasformerà radicalmente ospedali e presidi territoriali, è stata la comunicazione ufficiale con la quale la Regione nei giorni scorsi ha trasmesso l'impegno di spesa assunto a favore dell'Asl 3 di Nuoro per il completamento delle opere pubbliche per un importo pari a 23 milioni 236mila euro.
    "Avviamo nuovamente le attività di ammodernamento edilizio, un aspetto cruciale della nostra strategia aziendale, con particolare enfasi sulla sicurezza e sul risparmio energetico", spiega il direttore generale dell'Asl Paolo Cannas.
    Il Project Financing era nato nel 2002 con un accordo da un miliardo di euro per 27 anni, in cui il Pssc si era impegnato a erogare una serie di servizi alla sanità pubblica, e i sindacati. L'accordo ha conosciuto varie vicissitudini giudiziarie fino all'annullamento in autotutela del 2016 da parte della Asl di Nuoro in seguito a una delibera dell'Agenzia nazionale anticorruzione che aveva 'bocciato' il progetto definendo illegittimo il contratto originario perché "il rischio imprenditoriale è riposto interamente sul pubblico". (ANSA).
   

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