Sardegna

Trattative sul ddl aree idonee, vertici in vista di un'intesa

Stop sciopero della fame per l'avvocato-portavoce dei comitati

Redazione Ansa

Si aprirà domani mattina presto la settimana politica in Sardegna, fronte ancora caldo perché in Consiglio regionale si sta esaminando il disegno di legge 45 sulle aree idonee a ospitare impianti da energia rinnovabile nell'Isola. Il tempo stringe, si avvicina l'11 dicembre, data in cui la Corte costituzionale deciderà sulla cosiddetta moratoria, e se il ddl non fosse approvato a quella data si aprirebbe una finestra pericolosa per le richieste e le autorizzazioni dei tanti procedimenti in corso.

La maggioranza negli ultimi giorni di lavori in Aula ha dato segnali di apertura all'opposizione, che ha trascorso tutta la scorsa settimana a mettere in atto una tattica ostruzionistica a colpi di voti segreti e nominali, di contro il centrodestra si è detto disponibile a trovare un'intesa se alcuni punti considerati fondamentali saranno accolti, tra questi il principio urbanistico, competenza primaria della Sardegna.

Nel pomeriggio di oggi, alle 17, i partiti di centrodestra si riuniranno per fare il punto sulle diverse posizioni al loro interno, con Fi che sostiene "O la legge Pratobello 24 o niente", Fdi che punta a "infilare" parti della stessa Pratobello nel ddl e i centristi di Sardegna al centro 20Venti e Riformatori disponibili a vagliare la norma della Giunta inserendo alcune modifiche e integrazioni, nello specifico sul revamping e il repowering, cioè la possibilità di ammodernare e implementare gli impianti esistenti. Ottimismo sull'esito positivo e di una linea comune filtra da alcuni capigruppo del centrodestra che, poi, domani alle 8.30, prima della ripresa dei lavori in Aula fissati per le 10, sottoporranno alla maggioranza una proposta concreta.

Intanto la rete di Pratobello, che sostiene la legge di iniziativa popolare, dopo il piccolo presidio della settimana scorsa, ieri si è riunita a Ghilarza per fare il punto sulle prossime azioni. È lì che l'avvocato-portavoce Michele Zuddas, "convinto da tutti i sostenitori" - ha fatto sapere un altro dei portavoce, Davide Meloni - ha interrotto lo sciopero della fame che andava avanti dal 5 novembre. "In ogni caso questa politica sorda e arrogante deve sapere che noi non molleremo la protesta difensiva pacifica - scrive Meloni sui social - continueremo a proteggere la proposta popolare Pratobello 24: avanti tutta, pronti a scardinare questa politica che distrugge la Sardegna da diverse legislature".
   

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