Sardegna

Firmato accordo di coesione Governo-Sardegna, vale 3,3 miliardi

Governatrice Todde, 'complessivamente finanziamo 239 interventi'

Redazione Ansa

La premier Giorgia Meloni e la presidente della Regione Alessandra Todde hanno firmato questa mattina a Cagliari, a Palazzo Regio, l'accordo di coesione e sviluppo 2021/27, che vale complessivamente 3,3 miliardi di euro. Con la premier, Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei e appena nominato vicepresidente della commissione europea. Assieme a Todde, presenti anche gli assessori della Giunta regionale. All’incontro anche il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, la presidente dell’Anci Daniela Falconi e i capigruppo del Consiglio regionale.

Prima della firma la presidente del Consiglio ha fatto un passaggio sulla nomina di Fitto a commissario europeo con delega, tra le altre cose, sulle isole. Una cosa molto importante, ha sottolineato, "anche per la Sardegna, soprattutto considerata l’annosa questione della continuità territoriale. Io e il ministro Fitto abbiamo già parlato del problema, e speriamo che l'Unione europea possa darci una spinta maggiore".  Domani la premier sarà a Bari per la firma di un accordo analogo tra il governo e la regione Puglia.

Nello specifico, la Sardegna ha ottenuto un finanziamento di oltre 2,8 miliardi di euro dal Fondo per lo sviluppo e la coesione e dal Fondo di rotazione per il periodo 2021/27. Questi fondi, insieme ad altre risorse europee e nazionali, verranno utilizzati per ridurre le disparità economiche e sociali tra le diverse aree dell'isola. Sono cinque le priorità strategiche cui andranno le risorse: acqua, casa pubblica, strade, sanità e scuola. "Le cifre vere e proprie - ha spiegato Todde - sono 2 miliardi e 300 milioni per 22 linee di azione con 225 proposte. Il fondo di rotazione è un fondo che ha 14 progetti per 425 milioni e poi altri 653 milioni di cofinanziamento. In tutto stiamo finanziando 239 interventi".


   

Le risorse per le 5 priorità

Tra le cinque priorità individuate dalla giunta regionale, il 26,6% dell'accordo riguarda la risorsa idrica. Una delle emergenza dell'Isola è, infatti, la siccità. "Anche quest'estate - ha sottolineato la presidente - abbiamo vissuto il paradosso in cui alcuni territori avevano l'acqua in abbondanza, altri territori soffrivano la siccità perché i vaccini non erano interconnessi. Questo in futuro non deve più accadere". Sono 728 i milioni dedicati all'acqua per complessivi 157 interventi fra dighe, interconnessioni, condotte, depurazione, rischio idrogeologico.

Per quanto riguarda la casa, previsto un pacchetto da 230 milioni di interventi per la riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica sull'intero territorio regionale. Strade: finanziati 264 milioni per la messa in sicurezza della rete stradale di competenza provinciale e comunale. Sanità: 244 milioni destinati all'edilizia sanitaria. Cinque case della salute; area Day hospital di Nuoro; foresteria dell'ospedale di Olbia; interventi in tutti i principali ospedali. Oltre a 50 mln per il progetto Indomaus rivolto alle strutture per anziani e minori. Per la scuola, infine, stanziati 187 milioni di euro per gli edifici.

La governatrice ha evidenziato come la sua giunta abbia cercato "di privilegiare progetti che avessero impatto regionale, quindi che avessero impatto in tutto il territorio e in particolare il 27% dell'accordo, quindi 28 interventi hanno impatto regionale per un totale di 742 milioni e soprattutto, a me piace dirlo, c'è un impatto per ogni sardo di 1.745 euro. E' una cosa che si vedrà nelle opere, si vedrà in tutto quello che verrà fatto. L'impatto nelle province sarà di 690 milioni, circa il 35%, per Cagliari; 626 milioni, il 30% per Sassari, 312 milioni per Nuoro, il 16%, e sul Sardegna 230 milioni e Oristano 138 milioni.

Todde ha ricordato che la Sardegna "era partita da un importo molto superiore, 9 miliardi di progetti che sono stati raccolti in tutte le direzioni, nei territori. Abbiamo dato priorità e privilegiato le cose fattibili, opere concrete che fossero già iniziate o che avessero dei cronoprogrammi che fossero fattibili all'interno del percorso del programma di coesione. Sono cinque le priorità individuate dalla Regione: acqua, casa pubblica, strade, sanità e scuola. Domani la premier Meloni sarà a Bari (ore 11) per la firma di un altro accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Puglia. 

 

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