Sardegna

Femminicidio a Cagliari, al marito contestata premeditazione

Il 43enne, "l'ho fatto durante una lite per la fine del rapporto

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 04 DIC - Respinge l'accusa di aver premeditato di voler uccidere la moglie: "L'ho fatto al culmine di una lite", avrebbe detto oggi Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, reo confesso del delitto della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso i cui resti furono trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.
    Durante il nuovo interrogatorio nel carcere di Uta, per cinque ore il 43enne ha risposto alle domande del pm Marco Cocco che adesso gli contesta l'omicidio volontario premeditato aggravato, occultamento di cadavere e sostituzione di persona.
    Sollai, respingendo la contestazione della premeditazione, ha negato il movente economico. Secondo la procura, infatti, Sollai aveva un'altra donna e avrebbe potuto intascare l'assicurazione sulla vita, da circa 100.000 euro, firmata assieme alla moglie.
    Il 43enne ha poi risposto alle domande del pm relativamente alle relazioni conclusive presentate dai carabinieri del Ros e dal Radiomobile di Iglesias sul contenuto del cellulare e del pc sequestrati: ha parlato delle ricerche fatte su internet e dell'arma del delitto, il martello, che ha anche riconosciuto in foto, indicando al pm il luogo in cui lo ha gettato. "Siamo soddisfatti di come è andato l'interrogatorio - hanno detto all'ANSA gli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba che difendono Sollai - adesso attendiamo di vedere cosa farà la procura". (ANSA).
   

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