Sardegna

Modifiche disciplinare Pecorino Romano, appello pastori a Todde

'E' in gioco futuro del settore più strategico economia sarda'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 05 DIC - Un appello alla presidente Todde e all'assessore all'Agricoltura della Regione Sardegna "che hanno il potere di veto: è in gioco il futuro del settore più strategico dell'economia regionale". Lo lanciano i portavoce storici dei pastori sardi della battaglia sul prezzo del latte, Gianuario Falchi, Nenneddu Sanna, Mario Carai e Fabio Pisu in merito allo stop all'inserimento di specifiche razze per la produzione del Pecorino Romano Dop, nell'ultima assemblea dei soci del Consorzio di tutela.
    I pastori, che non riconoscono la votazione sulle razze, ricordano che "quel punto era già stato votato e approvato in una precedente assemblea del consorzio Pecorino Romano con una maggioranza del 90% ed era stato avallato dall'allora assessore all'Agricoltura della Regione Sardegna prima e dal ministero che, addirittura aveva suggerito uno scivolo di 7 anni, dietro consigli dei tecnici AGris, per dare il tempo alle aziende che oggi allevano razze esogene o loro incroci nel caso in cui volessero continuare a far parte della Dop, prima che le restrizioni fossero messe in atto".
    "Abbiamo capito bene che il prezzo del formaggio stabilizzatosi a questi livelli non rende felici coloro che commercializzano il formaggio, puntando invece sulla quantità che si otterrebbe con gli allevamenti intensivi - si legge in un comunicato - Ricordiamo poi che allo stato attuale il disciplinare prevede che il 100% della sostanza secca utilizzata sia di provenienza dagli stessi areali prima citati. oggi, invece, la modifica prevede che 'il latte di pecora fresco intero può essere conferito alla trasformazione del formaggio Pecorino Romano a condizione che almeno il 50% della sostanza secca annuale degli alimenti destinati alle pecore in lattazione provenga dalla zona delimitata di produzione'". (ANSA).
   

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