Sardegna

Scavi archeologici confermano origini medioevali di Sassari

Ritrovamenti nel sottosuolo del centro storico della città

Redazione Ansa

(ANSA) - SASSARI, 05 DIC - Gli scavi archeologici in largo Monache cappuccine, nel centro storico di Sassari, confermano le origini medioevali della città.
    Alla conferma che il nucleo fondante di Sassari si trovi nell'area fra largo Monache cappuccine e via dei Corsi i ricercatori del Comune di Sassari e della Soprintendenza archeologia di Sassari e Nuoro, al termine dei saggi di archeologia preventiva eseguiti propedeuticamente alla riqualificazione di un fazzoletto di terreno abbandonato a ridosso di piazza Colonna mariana.
    Stamattina il sindaco, Giuseppe Mascia, ha illustrato i ritrovamenti e il progetti di valorizzazione dell'area, insieme con la funzionaria della Soprintendenza Nadia Canu, gli archeologi Laura Lai e Matteo Pipia, l'impresa Habitat e gli architetti del Comune Angelo Pisanu e Alessandra Bertulu.
    Il progetto, per il quale sono stati finanziati 1 milione e 120mila euro, rientra nel piano di riqualificazione urbana elaborato dal Comune di Sassari attraverso il Pinqua, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare.
    La zona oggi si presenta come uno spiazzo incolto fra due strade che si trovano su livelli differenti: largo Monache Cappuccine e via Dei Corsi.
    L'opera si caratterizzerà per la realizzazione una gradinata e una rampa, la pavimentazione di una parte dell'area, la sistemazione del verde, l'illuminazione pubblica e gli impianti per la raccolta delle acque piovane.
    Che si tratti di un'area di grande interesse storico era stato in parte già documentato durante le indagini condotte tra il 2000 e il 2002 dalla Soprintendenza, che aveva fatto emergere una prima testimonianza dell'edilizia civile pre-urbana di Sassari, precedente anche alla costruzione della cinta muraria.
    Un rinvenimento che permise di avvallare l'ipotesi dell'ubicazione del primo nucleo medievale di Sassari nella zona tra il Duomo e l'area tutt'ora denominata "Pozzo di Villa".
    Tutta l'area dell'attuale progetto è dunque interessata dalla presenza dei resti sepolti del villaggio alto giudicale, dal quale tra la metà del XII e il XIV secolo si sviluppò la Thathari murata, che andò crescendo fino a raggiungere l'estensione dell'attuale centro storico. Gli studi appena effettuati hanno permesso di ricostruire l'intera linea del tempo oltre le fasi medievali.
    Il cantiere sarà visitabile tra lunedì 9 dicembre dalle 9.30 alle 12.30 e martedì 10 dicembre dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 16.30. Il 13 dicembre sarà inoltre possibile assistere alla illustrazione degli scavi a opera degli archeologi, alle 16 al Centro di restauro di Li Punti. (ANSA).
   

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