Sardegna

Cybersicurezza, in Sardegna 8mila denunce nel 2023, +4.3%

Confartigianato, 3.500 attacchi solo alle imprese

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 06 DIC - In Sardegna le imprese e le persone sono sempre più sotto attacco dei cybercriminali.
    Nell'ultimo anno questi reati informatici sono cresciuti del 4,3% anche se rimangono sotto la media nazionale del 7,8%. Tra il 2019 e il 2023, invece la crescita è stata del +34,6%, contro una media italiana del +45,5%. Nel 2023 ben 3.508 denunce arrivate dagli imprenditori sardi. I dati arrivano dal report realizzato dall'Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna sui "Reati denunciati nell'Isola dalle attività produttive e dai cittadini", analizzando i dati ISTAT dal 2019 al 2023.
    I delitti inerenti all'attività d'impresa comprendono furti, estorsioni, truffe e frodi informatiche, delitti informatici, contraffazione di marchi e di prodotti industriali, violazione della proprietà intellettuale, ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, usura, danneggiamenti e contrabbando. Nel dettaglio i reati in esame sono per il 91% composti da truffe e frodi informatiche (ad esempio il phishing e l'alterazione del regolare funzionamento di un sistema informatico o telematico) e per il restante 9% di delitti informatici, in particolare accessi abusivi, danneggiamento mediante apparecchiature, dispositivi o programmi informatici e detenzione e/o diffusione abusiva di codici di accesso.
    Le denunce totali (aziende e cittadini) in Sardegna sono passate dalle 5.950 del 2019 per arrivare alle 8.011 del 2023, equivalenti a 67 reati ogni 10mila persone. La dinamica annuale parla di un +18,4% del 2019 rispetto al 2018, di un +21% del 2020 sul 2019, il crollo del -1,4% del 2022 sul 2021 e della crescita del 2023 sul 2022 del +4,3%, per una crescita negli ultimi 4 anni del +34,6%.
    Tra le imprese le denunce sono state 2.082, il 35% del totale, nel 2019; 3.240, il 45%, nel 2020; 3.490, il 44,8%, nel 2021; 3.234, il 42,1%, nel 2022; e 3.508, il 43,8%, nel 2023, con una variazione quadriennale del +8,8%.
    Tra le province, nell'ultimo anno, a Cagliari sono state presentate 4.010 denunce totali, con una crescita del +9,4% rispetto al 2022 mentre quelle provenienti dalle imprese sono state il 43,3% equivalenti a 1.736; quelle di Nuoro sono state 1.091, in aumento del 6,2% rispetto al 2022 e quelle dalle imprese sono state il 51,4%, ovvero 560. A Oristano le segnalazioni sono state 494 in aumento del 3,8% sullo scorso anno, con il 55,4% da parte delle attività produttive quindi 272; nell'area Sassari-Gallura, sul 2.404 denunce, in calo del 4% rispetto al 2022, solo 996 (il 40,2%), arriva delle imprese.
    "Il trend di crescita resta costante e gli imprenditori non possono, e non devono, abbassare la guardia - afferma Fabio Mereu, VicePresidente regionale di Confartigianato Sardegna - "Proteggere le piccole imprese dai reati informatici è una responsabilità condivisa di tutti - conclude - dobbiamo lavorare insieme agli esperti e alle Forze di Polizia che si occupano di criminalità informatica per garantire che le aziende siano in grado di prosperare in un ambiente digitale sicuro. Solo attraverso l'investimento in cybersicurezza, la formazione del personale e la collaborazione, possiamo creare un ambiente in cui le piccole imprese possano crescere senza timore di essere minacciate da attacchi devastanti". (ANSA).
   

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