(ANSA) - CAGLIARI, 06 DIC - In Sardegna le imprese e le
persone sono sempre più sotto attacco dei cybercriminali.
Nell'ultimo anno questi reati informatici sono cresciuti del
4,3% anche se rimangono sotto la media nazionale del 7,8%.
I delitti inerenti all'attività d'impresa comprendono furti,
estorsioni, truffe e frodi informatiche, delitti informatici,
contraffazione di marchi e di prodotti industriali, violazione
della proprietà intellettuale, ricettazione, riciclaggio e
impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita,
usura, danneggiamenti e contrabbando. Nel dettaglio i reati in
esame sono per il 91% composti da truffe e frodi informatiche
(ad esempio il phishing e l'alterazione del regolare
funzionamento di un sistema informatico o telematico) e per il
restante 9% di delitti informatici, in particolare accessi
abusivi, danneggiamento mediante apparecchiature, dispositivi o
programmi informatici e detenzione e/o diffusione abusiva di
codici di accesso.
Le denunce totali (aziende e cittadini) in Sardegna sono
passate dalle 5.950 del 2019 per arrivare alle 8.011 del 2023,
equivalenti a 67 reati ogni 10mila persone. La dinamica annuale
parla di un +18,4% del 2019 rispetto al 2018, di un +21% del
2020 sul 2019, il crollo del -1,4% del 2022 sul 2021 e della
crescita del 2023 sul 2022 del +4,3%, per una crescita negli
ultimi 4 anni del +34,6%.
Tra le imprese le denunce sono state 2.082, il 35% del
totale, nel 2019; 3.240, il 45%, nel 2020; 3.490, il 44,8%, nel
2021; 3.234, il 42,1%, nel 2022; e 3.508, il 43,8%, nel 2023,
con una variazione quadriennale del +8,8%.
Tra le province, nell'ultimo anno, a Cagliari sono state
presentate 4.010 denunce totali, con una crescita del +9,4%
rispetto al 2022 mentre quelle provenienti dalle imprese sono
state il 43,3% equivalenti a 1.736; quelle di Nuoro sono state
1.091, in aumento del 6,2% rispetto al 2022 e quelle dalle
imprese sono state il 51,4%, ovvero 560. A Oristano le
segnalazioni sono state 494 in aumento del 3,8% sullo scorso
anno, con il 55,4% da parte delle attività produttive quindi
272; nell'area Sassari-Gallura, sul 2.404 denunce, in calo del
4% rispetto al 2022, solo 996 (il 40,2%), arriva delle imprese.
"Il trend di crescita resta costante e gli imprenditori non
possono, e non devono, abbassare la guardia - afferma Fabio
Mereu, VicePresidente regionale di Confartigianato Sardegna -
"Proteggere le piccole imprese dai reati informatici è una
responsabilità condivisa di tutti - conclude - dobbiamo lavorare
insieme agli esperti e alle Forze di Polizia che si occupano di
criminalità informatica per garantire che le aziende siano in
grado di prosperare in un ambiente digitale sicuro. Solo
attraverso l'investimento in cybersicurezza, la formazione del
personale e la collaborazione, possiamo creare un ambiente in
cui le piccole imprese possano crescere senza timore di essere
minacciate da attacchi devastanti". (ANSA).
Cybersicurezza, in Sardegna 8mila denunce nel 2023, +4.3%
Confartigianato, 3.500 attacchi solo alle imprese