(ANSA) - CAGLIARI, 10 DIC - Sempre più spesso anche in
Sardegna le persone che vivono condizioni di povertà rinunciano
alle cure a causa dei tempi di attesa sempre più lunghi del
sistema sanitario pubblico e degli alti costi delle prestazioni
private. La Regione ha deciso di scendere in campo a sostegno
delle fasce più deboli della popolazione con un bonus dedicato.
In totale a disposizione ci sono dieci milioni di euro (otto di
fondi europei Fse e due di fondi regionali), previsti dalla
delibera approvata nei giorni scorsi in giunta per contrastare
la "povertà sanitaria".
L'iniziativa solidale, e sperimentale, è promossa
dall'assessora del Lavoro Desirè Manca, di concerto con
l'assessorato della Sanità, che questa mattina ha illustrato i
dettagli della misura in una conferenza stampa. Il bonus è
destinato ai soggetti appartenenti a nuclei familiari con un
Isee al di sotto o pari a 10mila euro e a chi ha l'esenzione per
il reddito.
"Data la natura sperimentale del provvedimento, non si
esclude di incrementare in futuro la soglia Isee indicata, per
estendere l'accesso alla misura ad una più ampia fascia di
popolazione soggetta a vulnerabilità socio-economica", hanno
spiegato l'assessora ed Eugenio Annichiarico, ancora direttore
generale dell'assessorato in procinto di prendere le funzioni di
segretario generale della Regione.
Il bonus sanitario deve essere utilizzato esclusivamente dal
soggetto destinatario dell'intervento per accedere alle
prestazioni del servizio nazionale nelle strutture pubbliche o
private, accreditate e autorizzate all'esercizio. Le strutture
saranno individuate con una manifestazione di interesse che sarà
pubblicata e gestita dall'Aspal. (ANSA).
Parte il bonus sanità, per chi non può permettersi le cure
Misura sperimentale assessorato Lavoro, 10mln a disposizione