Sardegna

Vaccinazione antinfluenzale, sabato 14 open day nelle farmacie

Suni, Armungia, Elini, Borutta avamposto nei territori disagiati

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 10 DIC - Sabato 14 dicembre, in tutte le farmacie abilitate della Sardegna, si svolgerà un open day dedicato alla vaccinazione antinfluenzale.
    Inoltre le farmacie di Suni, Armungia, Elini, Borutta sono state individuate - una per provincia - come avamposto vaccinale nei territori disagiati dell'Isola.
    L'iniziativa nasce grazie all'accordo sperimentale tra la Regione e Federfarma con l'obiettivo di garantire a tutti la possibilità di accedere alla vaccinazione contro l'influenza senza spostarsi dal proprio comune di residenza.
    Nei giorni scorsi è partita la sperimentazione in Sardegna dei vaccini in farmacia, con l'intento di raggiungere circa 10mila utenti aventi diritto nelle zone interne dell'Isola, soprattutto nei centri in cui manca la copertura del medico di medicina generale o dove sia più complicato accedere agli ambulatori del Servizio Igiene e Sanità pubblica delle Asl.
    Non solo: grazie al recente accordo fra la Regione Sardegna e la Federfarma regionale chi ha diritto all'esenzione (fragili e over 65, oltre ad alcune categorie di utenti) potrà effettuare il vaccino antinfluenzale anche in una delle oltre 350 farmacie abilitate in tutta l'isola. "L'intento è quello di capillarizzare un servizio essenziale come la vaccinazione antinfluenzale in tutti i territori dell'isola, sfruttando la rete delle farmacie che da sempre garantisce un presidio di riferimento per le nostre comunità - spiega l'assessore della Sanità, Armando Bartolazzi -. Ma non basta. Per diffondere ulteriormente l'iniziativa, in accordo con Federfarma Sardegna, abbiamo deciso di individuare un vaccination day gratuito per gli aventi diritto presso tutte le farmacie abilitate della Sardegna, da effettuarsi nella giornata di sabato 14 dicembre".
    "Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto - commenta Pierluigi Annis, presidente Federfarma Sardegna - oggi è il primo passo per contribuire ad avvicinare il sistema sanitario regionale alle persone che si trovano in zone disagiate della nostra regione, le comunità lontane dai grossi centri o quelle che sono ancora senza medico di famiglia". (ANSA).
   

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