Sardegna

Luci e ombre sulla nautica da diporto, manca rete col territorio

Oltre 3.500 aziende nell'Isola, utili di 15mln nel 2023

Redazione Ansa

(ANSA) - SASSARI, 11 DIC - Oltre 3.500 aziende in Sardegna che si occupano di yacht e in generale di nautica da diporto.
    Con utili nel 2023 di circa 15 milioni di euro. Un pezzo dell'industria turismo che però ha ancora potenzialità inespresse: ad esempio manca una rete di collegamento con le aree interne. Dati e analisi sono contenuti in una ricerca condotta dal Disea, il dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell'Università di Sassari, in collaborazione con Federagenti, Capitanerie di porto di Olbia e Cagliari e finanziata dalla Regione Sardegna.
    L'Isola è stata contestualizzata nel contesto Mediterraneo: il numero complessivo degli yacht in giro (non necessariamente in Sardegna, ma spesso è tappa obbligata) è passato dai 953 del 2015 ai 1.385 del 2024. Il calo del 2020, con soli 978 yacht, è legato alla diminuzione generale delle attività turistiche a causa della pandemia. La crescita più importante si è registrata nel 2023, dovuta soprattutto all'aumento degli yacht di più piccola taglia. Come per il turismo in generale, anche lo yachting rimane altamente legato alla sola stagione estiva, in particolare ai mesi di luglio e agosto. Anche se la Sardegna presenta un numero rilevante di marine in grado di ospitare yacht pure di grandi dimensioni, la regione sconta l'assenza di un collegamento con le aree interne: ciò non permette la nascita di una filiera economicamente vantaggiosa anche per i territori che ne potrebbero fruire.
    L'analisi economico-aziendale condotta per la Sardegna ha esaminato le imprese nei settori legati alla nautica e ai servizi di ristorazione delle principali aree portuali. Il totale degli utili è di circa 15 milioni. Con i servizi di ristorazione al primo posto con 10 milioni. Il trasporto marittimo e il settore della costruzione di navi e imbarcazioni hanno contribuito con circa 2,5 e 1,7 milioni di euro. In particolare, i cantieri navali hanno prodotto utili per 243.000 euro, rappresentando il 14% degli utili del settore della costruzione di navi ed imbarcazioni.
    "Data la forte innovazione in essere in questo campo, il progetto - ha spiegato Brunella Brundu, responsabile scientifica - propone tecnologie innovative importanti per la gestione dei servizi e si avvale di un'organizzazione basata anche su strumenti legati all'intelligenza artificiale". (ANSA).
   

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