Sardegna

Portovesme, attesa per sopralluogo Mimit il 20 dicembre

Filctem Cgil, 'sindacato deve essere coinvolto"

Redazione Ansa

(ANSA) - PORTOSCUSO, 17 DIC - Il 20 dicembre il il Dipartimento per le Politiche per le Imprese del Mimit sarà a Portovesme per un sopralluogo nello stabilimento della Glencore dove è stato fermato l'impianto di produzione dello zinco. E' quanto emerso nei giorni scorsi dall'assemblea della Filctem Cgil della Sardegna sud occidentale. Sarà l'occasione per verificare lo stato dello stabilimento nell'ambito dell'esplorazione dell'interesse di terzi a rilevare o riutilizzare sezioni della Portovesme srl attualmente inattive o sottoutilizzate. E' anche possibile che venga affrontato il tema dello studio di fattibilità per la produzione del litio dal riciclo delle batterie di ultima generazione, all'insegna della transizione ecologico-energetica.
    "E' necessario che il 20 dicembre, i sindacati devono essere coinvolti per governare i possibili processi di cambiamento, a salvaguardia del futuro delle lavoratrici e dei lavoratori diretti e indiretti - spiega la Filctem - Inoltre occorre mettere in atto strumenti a sostegno al reddito a parità di salario utilizzando ammortizzatori sociali speciali e formazione per tutte le lavoratrici e lavoratori dello stabilimento con particolare attenzione verso le imprese d'appalto, anello debole della catena; ragionare non come singola vertenza ma come sito di Portovesme cogliendo, nell'immediato, su possibili occasioni di investimenti nell'area".
    Riguardo il sito produttivo di San Gavino Monreale, attualmente impegnato in attività almeno sino a inizio estate, il sindacato ricorda che "esprime competenze e impiantistica che la candidano a hub europeo per la raffinazione di preziosi e materie critiche come il bismuto".
    L'assemblea del sindacato, però, esprime anche "grande preoccupazione per i ritardi infrastrutturali della zona industriale di Portovesme" e per l'"incertezza per il destino della Centrale Enel che, dopo 60 anni di storia di presenza industriale intensiva a Portoscuso, è interessata dal percorso il phase out del carbone nei prossimi anni senza un piano di riconversione come, invece, accaduto in Sicilia". (ANSA).
   

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