Sardegna

Vertenza stipendi medici, la Regione sblocca 25 milioni

Bartolazzi: 'risultato straordinario, atteso da 20 anni'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 23 DIC - "Dopo quasi 20 anni siamo felici di portare a casa la chiusura della vertenza perequazione, un atto di giustizia lungamente atteso da medici ed operatori della sanità come riconoscimento della loro dignità professionale e lavorativa a lungo trascurata". E' l'annuncio dell'assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, dopo l'approvazione dell'atto in Giunta che sancisce in modo ufficiale la fine di un confronto iniziato il 5 novembre scorso con le parti sindacali e i diversi rappresentanti di categoria.
    "Si tratta di un risultato straordinario - sottolinea l'assessore- che segna un vero e proprio punto di svolta nella vicenda che vedeva un divario ingiustificato fra gli stipendi dei lavoratori delle aziende sanitarie sarde, penalizzati dal diverso consumo dei fondi aziendali a cui è legato il trattamento accessorio in base alla produttività. La delibera di oggi individua finalmente i criteri per la ripartizione delle risorse che ridurranno il divario retributivo tra il personale sanitario della Dirigenza Sanitaria, della Dirigenza PTAe del Comparto nell'ambito delle diverse Aziende sanitarie della Sardegna, a partire da quelle più lontane dalla media retributiva pro capite individuata a livello regionale, ossia Arnas Brotzu e AOU Cagliari".
    In campo 25 milioni di euro complessivi, di cui 10 già stanziati dalla legge regionale 1/2023 e 15 dalla legge regionale 18 del 2024. La ripartizione del finanziamento fra le tre aree contrattuali prevede: il 25% delle risorse su base capitaria, ovvero basata sulla quantità di personale per area; il 75% per allineare i fondi al valore medio regionale per ogni area.
    Le proposte di individuazione dei criteri e delle modalità di calcolo per la distribuzione delle risorse erano state presentate in una serie di riunioni con le organizzazioni sindacali nel corso di un confronto andato avanti per oltre un mese e mezzo, durante il quale le rappresentanze di categoria hanno potuto presentare le loro osservazioni e controproposte.
    La direzione generale della sanità si occuperà ora degli adempimenti tecnici per la ripartizione del finanziamento. Le aziende beneficiarie potranno rideterminare i fondi contrattuali nel rispetto dei limiti di spesa previsti dalla normativa statale. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it