Ministro dello sport Andrea Abodi e sindaco di Cagliari Massimo Zedda insieme oggi al Comune per fare il punto su stadio, palazzetto, Tennis club e altra impiantistica sportiva.
Risultato? Qualche certezza in più sui tempi: Abodi ha chiesto l'avvio dei lavori entro il 2025.
C'è però un possibile ostacolo: "L'unico elemento che ancora è in dubbio è la condizione dei suoli: stiamo facendo la caratterizzazione e il controllo delle superfici. E quindi la tempistica è dettata da questo elemento legato alla presenza di possibili agenti inquinanti. Siamo attaccati al porto storico con possibile presenza di idrocarburi che necessiterebbe una maggiore lavorazione sulla terra che dovremmo rimuovere".
Le regole suggerite dal ministro sono due: rispetto dell'ambiente e sicurezza: "Sia sul fronte dell'aiuto alle agevolazioni e agli ulteriori interventi economici sta lavorando il ministero. Sulla questione Europei è fondamentale l'aspetto sicurezza. Quindi a questo punto, anche per quanto concerne le candidature, questo elemento sarà decisivo. Non è un caso che infatti che il ministro si sia soffermato sugli aspetti dell'innovazione tecnologica applicata non solo all'energia, alle comunità energetiche, al beneficio ambientale, ma anche all'innovazione tecnologica legata alla sicurezza nell'accesso allo stadio, nella verifica di coloro che frequentano luoghi dove comunque c'è un'altissima concentrazione di persone".
Per quanto riguarda l'attuale Domus potrebbe diventare la sede della scuola calcio Gigi Riva: via curve e distinti, rimarrebbe solo la tribuna. "Stiamo valutando", ha detto il sindaco.
Vertice Zedda-Abodi, entro il '25 addio al vecchio Sant'Elia
Tempi legati a possibile presenza di sostanze inquinanti