(ANSA) - CAGLIARI, 10 GEN - I giudici della Corte d'assise di
appello di Cagliari hanno ridotto la condanna nei confronti di
Alba Veronica Puddu, l'ex dottoressa di 53 anni di Tertenia,
accusata di omicidio volontario aggravato, circonvenzione di
incapace e truffa per aver promesso di curare i tumori con gli
ultrasuoni. In parziale riforma rispetto all'ergastolo inflitto
in primo grado, i giudici di secondo grado hanno riconosciuto
alla donna il parziale vizio di mente e la prescrizione dei
reati minori, confermando invece la provvisionale sui
risarcimenti: alla fine le sono stati comminati 18 anni di
carcere.
Accolte le richieste del procuratore generale Luigi
Patronaggio, che aveva chiesto di riformare sì l'ergastolo, ma
di condannare comunque l'imputata - nel frattempo radiata
dall'ordine dei medici - per i fatti contestati. Gli avvocati
difensori Gianluca Aste e Michele Zuddas si riservano sul
ricorso per Cassazione dopo aver letto le motivazioni della
sentenza.
La perizia psichiatrica disposta dalla Corte e affidata al
professor Elvezio Pilfo - già perito di Annamaria Franzoni del
caso Cogne e più recentemente nel processo ad Alessia Pifferi -
aveva stabilito la parziale incapacità di intendere e di volere
dell'imputata ritenendola però "socialmente pericolosa e non in
grado di esercitare la professione medica".
L'indagine era partita dopo un'inchiesta della trasmissione
Le Iene nel 2017, in cui venivano segnalati casi di malati
oncologici che avevano abbandonato le terapie tradizionali per
quelle proposte da Alba Veronica Puddu. (ANSA).
Curava i tumori con ultrasuoni, 18 anni in appello, pena ridotta
Sentenza a Cagliari, in primo grado condanna all'ergastolo