(ANSA) - CAGLIARI, 14 GEN - È su richiesta della Regione
Sardegna che i magistrati della Corte Costituzionale, riuniti
oggi in udienza pubblica per decidere sulla legittimità
costituzionale della legge 5 del 2024 (la cosiddetta moratoria
sugli impianti di energia rinnovabile), hanno dichiarato
inammissibile l'atto di intervento nel giudizio della Rwe
Renewables Italia, la società privata con interessi legati alla
realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici nell'Isola che
aveva inviato una lettera di diffida al Consiglio regionale sul
voto della legge 20 che ha individuato le aree idonee.
Lo sottolinea la stessa presidente Alessandra Todde,
commentando l'esito dell'udienza odierna.
"Un altro aspetto fondamentale - prosegue la governatrice -
riguarda il rispetto dello Statuto in materia urbanistica: la
difesa ha fortemente ribadito la potestà legislativa regionale
in materia urbanistica prevista in statuto e con importanti
riflessi sulla tutela del paesaggio in forza delle norme di
attuazione. Si tratta di una fondamentale prerogativa regionale
e l'abbiamo difesa con determinazione".
"La Regione, inoltre - prosegue Todde -, ha documentato che,
pur nella vigenza della moratoria, sono stati rispettati gli
impegni presi a Roma e Bruxelles, operando con trasparenza e
correttezza, senza compromettere i parametri europei sulle
energie rinnovabili". La presidente riporta che
"l'amministrazione ha ribadito di aver rispettato i tempi
previsti, addirittura abbiamo anticipato di tre mesi la scadenza
fissata dal Governo nazionale". Infine conclude: "Finché saremo
alla guida della Sardegna, non permetteremo a nessuno di
minacciare, imporre veti o dettare condizioni sulla pelle dei
sardi". (ANSA).
Todde, Consulta riconosce impegno in tutela paesaggio Sardegna
La presidente, 'abbiamo rispettato lo Statuto'