Sul caso Todde tutto rinviato al 4 febbraio prossimo: è l'esito della prima riunione della Giunta per le elezioni del Consiglio regionale della Sardegna che si è aperta questa mattina con all'ordine del giorno l'ordinanza-ingiunzione del collegio elettorale regionale di garanzia della Corte d'appello di Cagliari che ha disposto la decadenza di Alessandra Todde.
"C'è stata una discussione ampia, approfondita e anche serena tra tutti i componenti della Giunta - ha riferito ai giornalisti il presidente dell'organismo Giuseppe Frau (Uniti per Todde) al termine dell'incontro -. Abbiamo analizzato il panorama generale dell'ordinanza e abbiamo dato un orizzonte ai lavori, cioè quello di attendere un provvedimento importante, l'impugnazione e i ricorsi da parte della presidente.
Perché quello - ha chiarito - sarà un momento cruciale per la continuazione dei lavori della Giunta stessa. Perciò abbiamo aggiornato i lavori a dopo la scadenza dei termini di presentazione del ricorso, fissato per il 3 febbraio, al giorno successivo, il 4". Nella sua prima riunione, l'organismo ha eletto il suo vice presidente: si tratta del consigliere dell'opposizione Stefano Tunis (Sardegna al centro venti 20).
"E' bene precisare che la Giunta delle elezioni si esprime su atti definitivi, quindi sicuramente dobbiamo attendere che l'atto in questione diventi definitivo, dopodiché inizieremo a lavorare". Così il consigliere regionale Gianluca Mandas (M5s), componente dell'organismo, al termine della prima riunione. "La presidente farà un ricorso perché è opportuno e doveroso che si difenda - spiega Mandas -, se riterrà opportuno la presidente verrà in Consiglio, noi ovviamente l'ascolteremo con estrema disponibilità e valuteremo".
Anche l'opposizione vuole attendere i ricorsi prima di capire: "Naturalmente non si può iniziare a lavorare sino a quando non saranno decorsi i termini per la presentazione di eventuali ricorsi - sottolinea Stefano Tunis (Sardegna al centro Venti 20), appena eletto vice presidente dell'organismo -, che è l'unico elemento che può in qualche modo modificare quanto è già chiaro nel dispositivo, dell'ordinanza di ingiunzione, e cioè che quanto prima Alessandra Todde va dichiarata decaduta".
Un'attesa che sarà lunga, presumibilmente qualche anno, perché avere un atto definitivo dal giudice ordinario significa attendere i tre gradi di giudizio fino alla Cassazione. Nessuna confusione su ciò che dovrebbe fare l'Aula nel caso non ci fossero impugnazioni: "Esiste soltanto un altro giudice che possa dire che non va applicato il dispositivo dell'ordinanza e ingiunzione - chiarisce Tunis -. Quindi eventualmente in assenza di un ricorso o di una pronuncia favorevole, Todde va dichiarata decaduta e il Consiglio regionale può semplicemente prendere atto".
"Quello che è certo - commenta il consigliere della Lega Alessandro Sorgia, componente di minoranza della Giunta per le elezioni - è che siamo in presenza di dilettanti allo sbaraglio e chiaramente non è semplice portare avanti la legislatura con persone che non hanno competenza neanche sul presentare un rendiconto elettorale".
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