Sardegna

SAE cede ramo d'azienda, presidio di protesta a Sassari

Allarme pluralità dell'informazione e posti di lavoro

SAE cede ramo d'azienda, presidio di protesta a Sassari

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 15 GEN - Assemblea-presidio dei lavoratori de La Nuova Sardegna domani a Sassari, sotto la sede della Fondazione Banco di Sardegna, organizzata da Uilcom Sardegna e Slc Cgil in seguito alle ultime vicende relative alla proprietà del quotidiano.
    La SAE Sardegna S. p.A., società proprietaria del giornale - ricordano i sindacati - ha proceduto, nonostante la contrarietà delle organizzazioni sindacali, al trasferimento di ramo d'azienda presso una nuova società precostituita, la SAE servizi srl con capitale sociale di 10.000 euro.
    "A tutt'oggi non è stato presentato un piano editoriale - spiegano Antonello Marongiu, segretario generale della Slc Cgil, e Tonino Ortega, segretario generale della Uilcom Sardegna - e non è stato fornito nessun chiarimento sulle future attività delle maestranze, ragion per cui mancano le condizioni primarie necessarie per il trasferimento di ramo, soprattutto in considerazione del fatto che nella nuova azienda dovranno confluire in futuro altri 35 lavoratori della testata Il Tirreno di Livorno (sempre facente parte del gruppo SAE).
    "Abbiamo già sollevato dei dubbi sull'utilità e la stessa finalità dell'operazione e le lavoratrici e i lavoratori manifestano una fortissima preoccupazione in ordine al proprio futuro occupazionale e alle sorti di un importantissimo presidio democratico che rappresenta il pluralismo dell'informazione nella nostra regione. Ricordiamo che l'ultima riduzione di personale risale a pochi mesi fa, con la dismissione del centro stampa e la commessa ceduta all'Unione Sarda, che ha visto la fuoriuscita di 13 lavoratori, e ha fatto seguito a una ristrutturazione precedente, che auspicavamo risolutiva, nel settembre 2023".
    "Nonostante l'incontro del 19 dicembre con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alberto Barachini abbia portato una boccata di ossigeno alla vertenza aperta a Livorno - concludono le sigle sindacali - sulla riorganizzazione della SAE e sulle sorti della Nuova il futuro è ancora nebuloso e non scema la preoccupazione per l'ennesimo spacchettamento del perimetro occupazionale de La Nuova Sardegna, coi lavoratori che confluirebbero nel medesimo 'contenitore' in cui sono stati 'per il momento' collocati i lavoratori toscani". (ANSA).
   

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